mercoledì 30 maggio 2012

Memorial day

Dopo aver lavorato il 25 aprile e il 1° maggio, finalmente è arrivata una festività anche qui negli USA, lunedì infatti era il Memorial Day, una festa per ricordare tutti i caduti delle guerre, un po' come accade con il nostro 4 novembre.
Il Memorial Day non ha una data fissa, ma, come molte altre festività americane, cambia ogni anno, in questo caso è sempre l'ultimo lunedì di maggio e moltissimi approfittano del lungo weekend per dare il via alla stagione estiva, quest'anno in modo particolare visto che ci sono giorni in cui si raggiungono i 38°, temperatura anomala anche a queste latitudini, per non essere ancora in giugno...
Essendo l'America il Paese dove tutto viene ostentato, anche questa festa viene celebrata in pompa magna, ovunque si potevano vedere bandiere a stelle e strisce, dalle finestre, ai balconi, nelle aiuole per strada e in tutti i negozi.

C'è da dire che di soldati da commemorare ne hanno veramente tanti, se contiamo tutte le guerre che hanno fatto negli ultimi 70 anni... Seconda guerra mondiale, la Corea, il Vietnam, il Kuwait, i Balcani, l'Iraq, l'Afganistan, senza contarne altre che sicuramente ho dimenticato...

Durante il weekend, la CNN ha trasmesso molti speciali per parlare dei veterani, e uno dei problemi principali è il tasso di disoccupazione che hanno le persone che tornano dalle zone di guerra. Lo Stato per risolvere questo problema, fa degli accordi con le aziende, e quindi ho capito come mai qui ci sono così tante persone che son stati soldati, molto probabilmente anche qui hanno accordi di questo tipo. 
Ad esempio la settimana scorsa c'era un ragazzo che stava mangiando una pizza e gli spalmava sopra tonnellate di salse... Allora passando gli ho fatto la classica battuta che non si può mettere il ketchup, e lui m'ha detto che non era ketchup, ma una salsa piccante, perchè da quando è stato ferito alla testa in Iraq, non sente nessun tipo di sapore tranne il piccante...
Ovviamente curioso come sono gli ho chiesto dov'è stato in guerra e altre domande, lui sembrava estasiato dalla disciplina militare e si riteneva un fortunato per aver avuto la possibilità di viaggiare e conoscere posti nuovi... 
Io credo che debba ritenersi fortunato di esser tornato, l'ho lasciato finire la sua pizza piccante e ho continuato a fare il mio lavoro...
Ogni giorno si scopre che molti son stati in Italia, non come turisti, ma in una delle basi americane, usate come scalo prima di andare nelle "zone calde". 

Per la cronaca mentre il 25 aprile e il 1° maggio avevo lavorato 12 ore, lunedì mi son limitato a 4, ero uno dei pochi al lavoro e dopo pranzo ho deciso d'andarmene in spiaggia...

sabato 26 maggio 2012

Cristoforo Colombo italiano o spagnolo?

Non chiedete a un americano delle origini di Cristoforo Colombo...
Oltre a sentirsi dire da alcuni che era italiano e da altri spagnolo, altri diranno che era portoghese, e addirittura alcuni altri francese...
Che su Colombo ci sia una storica disputa tra italiani e spagnoli è noto, ma non sapevo delle altre due nazionalità, e se portoghese posso capirlo, credo che la Francia il buon Cristoforo l'abbia vista solo sulle mappe...
La "guerra" con gli spagnoli c'è sempre stata, loro non lo chiamano nemmeno come noi, ma hanno tradotto il nome in Cristobal Colon, ma in questi casi la sempre utile Wikipedia può aiutarci.
Se cerchiamo su quella italiana risulta che Colombo è nato Genova (come anch'io ho sempre creduto e come ci insegnano a scuola), se cerchiamo in spagnolo si dice che è nato in luogo sconosciuto (son talmente tanto sicuri che sia nato da loro che nemmeno lo scrivono).
Per tagliare la testa al toro e facendo la ricerca in inglese si legge che è nato nella Republic of Genoa, quindi in Italia, e addirittura nella versione in svedese, viene indicato come luogo di nascita, la città italiana.
Secondo me era ovviamente italiano, è stato il primo cervello in fuga, non avendo possibilità di realizzazione del suo progetto, emigrò in Spagna, dove hanno creduto in lui e nella sua idea, un po' come capita ora a moltissimi nostri ricercatori..

Se poi volete farvi del male e chiedete a un americano se conosce Amerigo Vespucci, colui che ha dato il nome al loro amato Paese, vedrete il vostro interlocutore sgranare gli occhi e chiedervi AME... CHI??? Ma se siete da un po' in America non vi stupirete della risposta.

Alla fine essendoci anche la casa a Genova, non c'è dubbio che è nato li, ma cari spagnoli, se volete e pagando bene possiamo cambiare i nostri libri di storia... dopotutto noi italiani lo siamo e un accordo possiamo sempre trovarlo...

martedì 22 maggio 2012

Caccia al tesoro

Si potrebbe dire caccia all'errore più che al tesoro.
Ormai negli USA l'impianto funziona, e nelle ultime settimane sono alla ricerca di errori che nel 90% dei casi succedono di sera o di notte, quando non ci sei, e quindi ci si deve mettere a cercarli ricostruendo la situazione che avrebbe potuto causare qualcosa...
Sembra di essere un detective che deve cercare le prove di un delitto, uno Sherlock Holmes dell'automazione, e ovviamente sono aiutato dal fido Watson il responsabile della manutenzione dell'impianto, che ormai mi chiama addirittura 3 volte al giorno per sapere dove sono!
Il lavoro è sicuramente meno stressante di prima, ma certe giornate non passano più, magari si deve aspettare mezza giornata perchè vadano in produzione con un prodotto che gli ha causato problemi.
Quasi tutti i problemi vengono risolti scoprendo che gli operatori hanno involontariamente fatto un operazione sbagliata e che quindi il sistema ha fatto quello che gli veniva chiesto, mentre in altri casi, si riescono a sistemare bachi nel software, alcuni vecchi addirittura di 2 anni.
In poche parole in questo periodo è finita la messa in funzione e sono quasi diventato un componente del team della manutenzione, ovviamente loro hanno tutto l'interesse a tenere qui un esterno, hanno meno responsabilità e lavorano con chi ha fatto il software e che quindi lo conosce meglio; ancora 2 settimane però, poi si ritorna :).

venerdì 11 maggio 2012

Giornata dell'Europa

2 giorni fa, il 9 maggio era come ogni anno la giornata dell'Europa e mai come quest'anno per me aveva un significato particolare.
Lo aveva non solo perchè stando ormai da più di 3 mesi negli USA mi sono accorto di sentirmi al 100% europeo, ma anche perchè la sua tenuta sembra giorno dopo giorno sempre più in pericolo, per via della crisi che sta colpendo alcuni Paesi.
In generale ci sentiamo poco Europei, vediamo l'Unione Europea come un ente lontano da noi, uffici di burocrati che decidono se un Paese sta lavorando bene o male e che finanzia un po' di tutto... Quante volte abbiamo sentito frasi come "Ce lo impone l'Europa", "Questo provvedimento deve essere accettato anche in sede Europea", "Abbiamo ricevuto i fondi europei per far quell'opera pubblica"...
Ma cos'è l'Europa se non noi? Questi fondi che noi riceviamo come piovuti dal cielo di chi sono se non nostri soldi?
Forse dovremmo sentirci tutti un po' più europei, ma capisco che è dura, soprattutto per Paesi come il nostro, in cui ci sentiamo italiani solo quando gioca la nazionale di calcio.
Ma perchè si festeggia il 9 maggio? Il 9 maggio del 1950, il ministro degli esteri francese Robert Schuman presentò un piano in cui Francia e Germania mettevano in comune le riserve di carbone e acciaio. Forse può sembrare una cosa da poco, ma si deve partire dal fatto che questo è avvenuto solo pochi anni dopo la fine della seconda guerra mondiale, in cui sia Francia che Germania ebbero un ruolo di rilievo e una contro l'altra.
Il 9 maggio 1950 ebbe quindi inizio quello che dopo 7 anni, con i Trattati di Roma del 1957 divenne la Comunità Economia Europea, e che alla Francia e alla Germania si erano aggiunti l'Italia, il Belgio, l'Olanda e il Lussemburgo.

Ci sentiamo poco europei eppure abbiamo nella vita di tutti i giorni abbiamo riscontri di questo; spendiamo una moneta che è comune a 17 Stati, se vogliamo andare a vivere o lavorare in un altro Stato dell'Unione non abbiamo bisogno di visti o permessi vari, siamo in una situazione di mercato unico, e molti altri vantaggi che vengono ben rappresentati  nel video creato dal Governo Italiano in occasione delle elezioni del Parlamento Europeo del 2009:


So che è ancora poco, c'è ancora moltissimo da fare, ora l'Unione Europea si è allargata a ben 27 membri, altri entreranno in futuro, ma per formare gli Europei occorreranno generazioni, la strada da fare è lunga, ma uniti può essere sicuramente piacevole percorrerla, dopotutto il motto dell'Unione Europea è proprio questo: UNITI NELLA DIVERSITA'.

martedì 8 maggio 2012

Cose da fare nella vita

E' da quando ero in Svezia, che per gioco, mi son messo a scrivere un elenco di cose che vorrei fare (alcune ce l'ho già fatta a realizzarle) durante la vita.
All'inizio dovevano essere 100, ma poi sono arrivato a 50, per il momento mi accontento :).

1) Mettere piede in tutti i continenti (per ora Europa, Africa, Asia e America)
2) Correre una maratona
3) Perdere il vizio di scroccarmi le dita
4) Fare il Cammino di Santiago
5) Vivere un anno all'estero - done
6) Laureasidone
7) Lanciare un boomerang in Australia
8) Vedere l'aurora borealedone
9) Visitare tutte le capitali europee (qui è lunga la sfida)
10) Imparare una lingua straniera oltre all'inglesedone
11) Salire sulla Torre Eifelldone
12) Fare tutta la Transiberiana
13) Camminare sulla muraglia cinese
14) Salire sulla Statua della Libertà
15) Fare un safari
16) Vedere le piramidi
17) Fare una crociera (sperando non con Schettino)
18) Vedere 100 partite di calcio professionistico dal vivodone
19) Imparare a fare il cubo di Rubikdone
20) Visitare Cuba prima che muoia Castro
21) Vedere una gara olimpica dal vivo
22) Diventare vegetariano per 1 mese
23) Leggere la Bibbia
24) Fare il ramadan
25) Andare a cavallo
26) Fare un anno senza rientrare in Italia
27) Guidare un trattore nell'ora di punta, creando traffico
28) Lanciarsi con il paracadute
29) Insegnare a 3 stranieri a giocare a briscola
30) Prendere una borsa di studiodone
31) Superare la paura dei piccioni
32) Stare un mese senza internet
33) Fare in un giorno 10 volte il Blu Tornado a Gardaland
34) Fare una vacanza in barca a vela
35) Fingere di essere straniero in Italia
36) Vedere una partita NBA dal vivodone
37) Vedere le balene
38) Volare almeno 100 volte (se continuo come l'ultimo anno e mezzo, in poco tempo supero tranquillamente questo numero)
39) Guidare una Ferrari
40) Leggere 52 libri in un anno
41) Partecipare come concorrente ad un quiz televisivo
42) Stampare un libro e riuscire a venderlo ad uno sconosciuto
43) Scrivere un blogdone
44) Raccogliere almeno 10euro con un esibizione in strada
45) Andare all'Isola di Pasqua
46) Scrivere un articolo e vederlo pubblicato su un giornale
47) Fare una vacanza in autostop
48) Imparare a usare Photoshop
49) Imparare a usare i Rollerblade
50) Avere più di una cittadinanza

Forse rimarrà solo una lista, ma chi lo sa, ci proviamo :)

martedì 1 maggio 2012

A caccia di alligatori

Sabato non ho lavorato, e complice il fatto che Mobile sorge su una baia, ne ho approfittato per andare, con un mio collega italiano, a fare un escursione e cercare di vedere gli alligatori.
Il tour è organizzato da Jeff, un Indiana Jones della zona, ed è fatto a bordo di un hovercraft, nel nostro caso un'imbarcazione con un motore a elica da 460 cavalli...
La barca è da 7 posti e per effettuare l'escursione si deve essere minimo in 4, noi eravamo solo in due e ci hanno aggregato ad un gruppo di 4 californiani.
Prima della partenza Jeff ci ha proposto di invece di fare un ora a passo lento per la baia, di fare 40 minuti a full speed, e devo dire che è stata un'idea azzeccata, una bella esperienza provare a sfrecciare a 50km/h sull'acqua.
40 minuti immersi nella palude della baia, dove siam riusciti a vedere circa 5/6 alligatori, anche da molto vicino.
Ad un certo punto si è pure fermato vicino ad un mucchio di erbacce, è sceso e ne è ritornato con un piccolo di alligatore tra le mani, lungo più o meno 20cm ma già con la corazza sulla schiena, un lucertola gigante in poche parole.
Qui nel sud degli Stati Uniti, la carne di alligatore si trova anche al ristorante, la settimana scorsa ero tentato di mangiarlo, ma avendo un allergia a pesce e tutti gli altri animali d'acqua, non mi son fidato. Quelli che erano con me, m'hanno detto che è un po' come la carne di pollo.





Sabato per finire la giornata siamo andati a cena a New Orleans, l'avevo vista solo di giorno, per carnevale, 3 mesi fa, di sera è veramente un casino, specialmente ora che fa caldo e tutti son in strada con la musica che arriva da ogni angolo della città.