venerdì 29 luglio 2011

Solliden



Il Palazzo di Solliden, è la residenza estiva dei reali di Svezia, un palazzo immerso in un parco e che si trova ad Öland, l'isola a pochi km da Kalmar, quindi mercoledì approfittando di un clima stupendo (non come gli ultimi due giorni dove piove a dirotto) sono andato a visitare questo parco. Quando un paio di settimane fa c'erano qui i miei amici dall'Italia, eravamo andati all'ingresso del parco, ma non eravamo entrati perchè avevo solo mezzora di tempo per l'autobus che ci avrebbe riportato a Kalmar (autobus che poi abbiamo comunque preso correndo come in tutti quei giorni).
Il parco è veramente molto bello, è diviso a zone, c'è il giardino italiano, il giardino olandese (pensavo ci fossero i tulipani, ma invece è pieno di rose di diversi colori), il giardino inglese..
A volta può capitare di incontrare il re, o la principessa Victoria, nel parco (Eva la volontaria austriaca ha incontrato proprio la principessa una decina di giorni fa).
Il pubblico può visitare soltanto i giardini purtroppo, e non è possibile visitare il palazzo, anche se non è un vero e proprio palazzo, ma più una casa estiva, e dallo stile mediterraneo più che scandinavo.
All'ingresso del parco c'è anche una mostra fotografica in cui vengono rappresentati i componenti della famiglia reale del presente e del passato durante le vacanze, ed è facile accorgersi di quanto l'Italia sia amata, visto il numero di volte in cui i Reali si sono recati a Capri o Venezia, per citare due tra le mete più gettonate.



martedì 26 luglio 2011

L'onestà

Questo post sarà pure di parte, ma voglio raccontare cosa mi è successo in questi giorni.
Sabato sono stato a pranzo con altri volontari da Julia, la volontaria tedesca, per il suo ultimo weekend svedese, ritornando a casa la sera in pullman ho scritto un sms e ho appoggiato il telefono sul sedile di fianco a me, che era libero. Quando l'ho appoggiato, ho pensato subito che avrei potuto dimenticarlo, ma ero seduto troppo comodo e ero troppo pigro per prendere il telefono e metterlo nello zaino.
Arrivo in stazione a Kalmar, prendo la mia bicicletta e me ne torno a casa tranquillamente; dopo un paio d'ore, Viki, un'altra volontaria che sarebbe venuta a Kalmar il giorno dopo, mi contatta in Facebook e mi dice che ho perso il telefono, l'ha scoperto perchè mi ha telefonato e ha risposto l'autista del pullman, che ha trovato e preso con se il telefono dal sedile.
Come avevo predetto l'ho dimenticato sul pullman!!!
L'autista gli dice di richiamarlo il giorno dopo, e mi avrebbe detto quando avrebbe potuto riconsegnarmi il telefono. Il problema che senza telefono io non potevo contattarlo, così ci ha pensato ancora Viktoria, l'ha chiamato la domenica, e lui gli ha detto che avrei trovato il mio telefono alla stazione di Kalmar, oggi, martedì, dopo le 14, perchè lui sarebbe stato in servizio solo quel giorno e sarebbe passato da Kalmar a quell'ora.
Oggi, dopo pranzo passo dagli uffici della stazione e spiego (tutto in svedese) che ho dimenticato il telefono sull'autobus sabato sera e che l'autista dovrebbe averlo riportato oggi, mi chiedono che cellulare è, e io rispondo che è un Nokia, ma non ricordo se E66 o E65 (ebbene si, c'è gente che non conosce il modello del suo cellulare). Lui controlla e mi consegna il mio telefono che non lo ricordavo tanto bello dal giorno che ho aperto la scatola appena arrivato a casa dopo averlo acquistato. Ringrazio e gli dico che in Italia questo non sarebbe potuto accadere tanto facilmente.
Che dire, sono stato fortunato lo so, e so anche che forse sarebbe potuto capitarmi anche in Italia, perchè di persone oneste ce ne sono anche la, ma a me è capitato qui, quindi mi vien da pensare più facilmente che qui è più normale che accada.
Non è la prima volta, ad ottobre, un'altra volontaria aveva perso il suo portafogli sempre sull'autobus e gli è stato riconsegnato dopo pochi giorni con tutti i documenti e tutti i soldi (avevo scritto anche un post al riguardo), e oggi una ragazza che viene al corso di svedese con me mi ha detto che ieri ha perso pure lei il portafogli e gli è stato restituito oggi, intatto.
E' anche vero che in Italia, quando più di 10 anni fa ho perso il portafogli mentre ero a fare un torneo di basket a Cervia, mi è stato restituito da un signore che l'aveva trovato con ancora dentro ben 80.000lire!!!
Che dire, persone oneste ne esistono sia in Italia che in Svezia, ma oggi non ci posso far nulla, sono ancora più innamorato di questo Paese!!! :)

lunedì 25 luglio 2011

La natura in città

Una delle cose belle delle città svedesi è che si ha la possibilità di trovarsi in mezzo alla natura senza allontanarsi troppo dal centro cittadino.
Così oggi in un giorno di calma, in attesa di ricominciare il corso di svedese la settimana prossima, e approfittando di un sole splendente sono uscito dopo pranzo a camminare un po' per la natura svedese.
In pochi minuti mi sono ritrovato lontano dal traffico e in un percorso ciclabile immerso nel verde, accompagnato solo dalla mia macchina fotografica e dall'immancabile rumore del vento che muoveva le cime degli alberi.
Qui di spazi verdi ce ne sono davvero tanti, sarà che la Svezia è grandissima ed ha una popolazione di soli 9 milioni, ma le case non sono ammassate l'una sull'altra e le città sono ben distinte, quando finisce c'è solo natura per un po' di km, prima di rincontrare un'altra cittadina, ovviamente questo non vale molto per Stoccolma, che si avvicina più a una normale capitale europea, nonostante non siano paragonabili il suoi spazi verdi con quelli di altre capitali specialmente del sud dell'Europa. Provate in Italia a percorrere l'autostrada A4 da Torino a Venezia e guardate quanta natura incontrate... C'è cemento un po' ovunque... Provate poi da Kalmar a Stoccolma, e guardate quante città e macchine incontrate...
Addirittura oggi ad un certo punto mi sono perso, e ho incontrato una famiglia fuori da una casa che mi ha dato indicazioni per tornare sulla strada che volevo (per fortuna che avevo con me una cartina della città).
Sono arrivato a casa dopo 5 ore (ho fatto una sosta in biblioteca e al supermercato), non so quanta strada abbia fatto, con google maps non posso saperlo, ma ad occhio una quindicina di km, stanco, ma soddisfatto della passeggiata :).




sabato 23 luglio 2011

Bombe scandinave

E' già la seconda volta da quando sono in Svezia che i Paesi Scandinavi, conosciuti soprattutto per la loro tranquillità, vengono scossi da delle bombe esplose nel centro delle loro capitali.
La prima volta è successo a dicembre, durante il galà per l'assegnazione dei premi Nobel, nella centralissima Drottniggatan, una macchina è esplosa, e dopo poco un ragazzo con una borsa piena di chiodi, si è fatto esplodere e solo per miracolo non ci sono state vittime, a parte l'attentatore stesso.
Ieri invece è successa una strage ad Oslo, nella tranquilla capitale norvegese, anche se la matrice dei due attentati è totalmente diversa.
Fra 3 settimane sarò la, ho già in tasca i biglietti di treno e autobus per arrivarci, e se ci penso mi fa specie pensare che l'attentato poteva succedere tra pochi giorni, e io potevo essere a zonzo per il centro della città.
All'inizio si pensava (erronamente) che l'attentato di Oslo fosse stato fatto dal terrorismo islamico, in effetti qui di immigrati ce ne sono tantissimi, ma non per questo sono terroristi.
Quando sono stato in Italia un mesetto fa, mi sono reso conto di quanto il razzismo sia aumentato nel Bel Paese, non in pochi mi hanno detto che stavo bene io in Svezia, dove non ci sono immigrati. La risposta era scontata, in Svezia ci sono più immigrati, in percentuale sulla popolazione rispetto all'Italia, e poi io stesso sono immigrato, sono un immigrato europeo, ma sempre immigrato sono.
Ora ovunque è scattata la solidarietà per la Norvegia, credo anche un po' ipocrita, perchè le fotografie con la bandiera rosso e blu in facebook oggi, e nessuno si scandalizza quando c'è un attentato in Afghanistan o in Iraq? Forse perchè la avvengono ogni giorno? O forse perchè li vendiamo come Paesi così lontani?

venerdì 22 luglio 2011

Turisti a Kalmar

E' da quando sono arrivato che tutti gli svedesi mi dicono che Kalmar è una meta di turisti durante l'estate, ma fino a oggi non me ne ero ancora accorto.
Öland si, già la settimana scorsa ho visto che è presa d'assalto da turisti ma a Kalmar me ne sono accorto solo adesso.
Oggi ero a uno degli ICA di Kalmar ma mi sentivo come se fossi in un supermercato di Berlino per la quantità di persone attorno a me che parlavano tedesco.
Dopo aver fatto la mia spesa, sono andato in centro, e mi sono accorto che Kalmar sembra una città tutta diversa rispetto a pochi mesi fa quando era sommersa dalla neve; ora ci sono tantissime persone in giro, i bar e i ristoranti sono pieni, e tutto il centro è pieno di bancarelle che vendono di tutto, specialmente per i turisti.
Il martedì e il giovedì poi ci sono concerti gratuiti in una delle piazze della città, e clima permettendo, questi concerti hanno un notevole successo.
Mi fa strano passeggiare per la città, in una città che dopo quasi un anno sento parecchio mia, e ritrovarsi in mezzo ai turisti, un po' spaesati e un po' alla ricerca di qualcosa, come lo ero io quando sono arrivato lo scorso settembre.

mercoledì 20 luglio 2011

Compleanno svedese

Stando in Svezia un anno, prima o poi doveva capitare, e proprio oggi ho festeggiato i miei 28 anni.
Questa volta il compleanno era corretto, non come lo scherzo che avevo fatto il primo aprile e dove avevo scritto anche un post al riguardo e che trovate qui.
Come ho scritto nel post precedente, in questi giorni, sono l'unico volontario rimasto a Kalmar, quindi niente festa.
Quando due settimane fa i miei colleghi hanno saputo che sarei stato solo, si sono attivati per organizzare una cena approfittando per festeggiare il mio compleanno e l'inizio delle vacanze.
Dopo un po' di telefonate, si è trovata la location, il giardino di un mio collega.
Cena tipica svedese, partiamo dall'orario, abbiamo iniziato a mangiare alle 17:30, e anche il cibo era tipico svedese, più che il cibo gli accoppiamenti; infatti per loro è normale mangiare il roast-beef con l'ananas e cose del genere.
Per finire una torta fatta da una mia collega con panna e fragole.
Molto bello è stato il momento in cui mi hanno cantato la canzoncina per farmi gli auguri, un po' come la nostra "Tanti auguri a te", qui tutti si alzano in piedi e cantano per il festeggiato. Alla fine del post ho messo un video trovato su youtube.
Alla fine della cena mi hanno anche consegnato dei regali carinissimi, una maglia da calcio della Svezia, 10 bottigliette di 10 diversi liquori svedesi (sono più per bellezza che da bere), e una guida turistica della Svezia, scritta ovviamente in svedese.
Nonostante sia l'unico volontario in città in questo periodo e sia a 2000km da casa oggi non mi sono sentito affatto solo, sarà perchè ormai con la tecnologia i 2000km sembrano molto inferiori, sarà perchè qui sto benissimo o sarà perchè ho un trovato un gruppo di colleghi veramente fantastico. :)

martedì 19 luglio 2011

Amici universitari

Dopo una settimana in cui non mettevo piede sul blog ritrovo il tempo per scrivere un post.
Questa settimana è stata molto intensa, incominciamo a dire che sono ufficialmente in vacanza, precisamente da giovedì scorso.
Ora mi aspettano più di 6 settimane di vacanze svedesi prima del rientro in Italia.
Giovedì sono anche arrivati qui a visitarmi 3 amici italiani, con cui sono rimasto in contatto dall'università.
L'organizzazione di questo viaggio è stata molto veloce, meno di 3 settimane fa ci siamo sentiti su skype e dopo la mia proposta di venire a fare un weekend in Svezia, hanno comprato un biglietto Ryanair il giorno dopo e sono partiti. Sono stato molto contento di ospitarli, e non serve pianificare mesi prima se si vuole veramente fare un viaggio di qualche giorno.
Abbiamo visitato Kalmar e i dintorni, l'unico rammarico è che sabato avevamo in progetto di visitare l'isola Blå Jungfrun che è un parco naturale svedese, ma abbiamo perso l'unico pullman che ci permetteva di raggiungerla.
Abbiamo comunque visitato Öland (che in questo periodo è veramente piena di turisti) e fatto una grigliata ad Högsby.
E' stato molto divertente ricordare delle storie successe durante gli anni universitari e accorgersi che nonostante siano passati alcuni anni non siamo per niente cambiati, è come se ci fossimo salutati un giorno, alla fine di una lezione, e rincontrati il giorno dopo.
Questa mattina sono ripartiti per l'Italia, nelle prossime 3 settimane sarò un po' solo qui a Kalmar, i volontari cominciano a tornare a casa perchè i progetti stanno finendo e la mia coinquilina è in giro per l'Europa fino al 5 agosto, ne approfitterò per riprendere a studiare svedese in vista della ripresa del corso il 3 agosto e dell'esame per il certificato di livello D che dovrò fare il prossimo mese.

martedì 12 luglio 2011

Parità svedese

Qualche giorno fa ho letto un articolo sul sito internet di un famoso quotidiano italiano.
Questo l'articolo in questione; si parla di un asilo in Svezia dove non si fa nessun tipo di distinzione tra bambino e bambina, ma questa cosa è portata all'estremo, arrivando addirittura a non indicare i maschietti con lui (han in svedese) e le femminucce con lei (hon), ma viene usato un soggetto neutro, hen, inventato per l'occasione e inesistente in realtà nella lingua dei vichinghi.
Leggendo l'articolo si dice addirittura che c'è la lista d'attesa per aver diritto a uno dei 33 posti... :/
In Svezia l'uguaglianza tra l'uomo e la donna è un motivo di vanto per la società, e se da un lato non è strano vedere papà in licenza per la nascita di un figlio, o spingere un passeggino, o cucinare, dall'altra questa non uguaglianza è solo sulla carta.
Gli stipendi tra uomo e donna non sono equiparati ad esempio, cosa che avviene anche in Italia, dove le donne per lo stesso lavoro percepisco stipendi mediamente più bassi.
Diciamo che le donne sono più emancipate qui in Svezia, rispetto all'Italia, ma questo non vuol dire che non ci siano differenze, e che l'idea dell'asilo senza distinzioni sia una buona idea... Per me rimane una cagata! :)

martedì 5 luglio 2011

I primi 10 mesi dalla A alla Ö

Questo post è parecchio speciale, è il centesimo post che scrivo in 10 mesi di esperienza in Svezia, e per questo voglio descrivere questi mesi con una parola per ogni lettera dell'alfabeto, ma non dalla A alla Z, come scriveremmo in italiano, ma bensì dalla A alla Ö (le 3 vocali in più infatti vengono messe dopo la Z).

A come Abisko, il viaggio nell'estremo nord svedese fatto a marzo e sicuramente il viaggio più belle tra quelli fatti quest'anno, tutte le ore di treno ne sono valse sicuramente la pena;

B come Bicicletta, è una soddisfazione poter andare ovunque con la mia bicicletta rossa Ferrari, e sicuramente macino parecchi km al giorno per tutti gli spostamenti che faccio;

C come Corone, la moneta della Svezia, ci si deve abituare a fare i conti con la nuova moneta e non con l'euro, per semplicità si divide sempre tutto per 10, ma vale meno di 9, quindi si spende sempre di più di quello che si pensava in origine;

D come Diagnos, l'esamino che ogni 2 settimane dovevamo fare al corso di svedese, era un po' l'obiettivo ogni volta che si iniziava a studiare un capitolo nuovo del libro, riuscire a studiarlo tutto in 2 settimane per poter far la prova;

E come EVS, European Voluntary Service, il progetto a cui sto partecipando e del quale ho scritto un post prima di partire lo scorso settembre;

F come Fika, questa parola che fa tanto sorridere noi italiani, qui significa pausa caffè e ogni scusa è buona al lavoro per fare fika sedendosi attorno ad un tavolo a bersi una buona tazza di caffè svedese accompagnata da un dolcetto;

G come Getterö, l'isola dove in questo periodo sto lavorando al summer camp, una vera oasi naturale, tant'è che il giornale locale ha fatto un articolo la scorsa settimana sul camp e ha titolato il pezzo: Välkommen till paradiset (benvenuti nel paradiso);

H come Hej, il saluto tipico svedese, chi viene in Svezia, anche solo per alcuni giorni di vacanza, sicuramente imparerà Hej per salutare e Tack per dire grazie, qui Hej lo si dice a tutti, grandi o piccoli che siano; :)

I come Idre Fjäll, la località turistica dove sono andato con il lavoro a farmi una vacanza sulla neve lo scorso marzo;

J come Jätte, cioè letteralmente gigante, ma il fatto è usato per fare il superlativo assoluto, quindi quando una cosa è -issima è jätte in svedese, quindi se sei bravissimo ti diranno jätte bra, se una cosa è buonissima sarà jätte gott e quando sei stanchissimo sarai jätte trött;

K come Kumulus, il nome del mio ente di accoglienza e che mi ha aiutato per tutti i problemi, specialmente burocratici durante l'anno, se aggiungiamo il fatto che gli uffici sono a due minuti a piedi dalla scuola di svedese, e che ha una sala relax grandissima ecco che diventava una tappa fissa quasi ogni giorno per bersi una cioccolata calda durante le fredde giornate invernali;

L come Lagom, una parola svedese che significa il giusto, ne troppo poco ne troppo tanto, senza eccessi, se uno ti chiede se fa caldo o freddo si può rispondere con un lagom, se ti chiedono se vuoi del caffè? e quanto ne vuoi? puoi rispondere con lagom. Quando mi hanno chiesto qual'era la mia parola svedese preferita ho risposto proprio lagom, perchè rappresenta un po' la Svezia, chiamato appunto Paese lagom, senza troppi eccessi;

M come Midsommar, la festa più importante dell'anno in Svezia, e celebrata 10 giorni fa, il mio ultimo post parla appunto di questo;

N come Nova, il nome del centro dove ho svolto il mio progetto, nella periferia di Kalmar, dove ci sono ragazzi che vengono da più di 30 differenti nazioni;

O come Ospedale, dove son dovuto andare dopo che sono caduto sciando e dove mi hanno messo un bel gesso alla mano che mi ha fatto compagnia per due (solo due anche se lunghissime) settimane;

P come Paul, il nome del mio mentor, ogni volontario infatti è affiancato da una persona che lo aiuta, specialmente nel primo periodo e che rimane comunque il riferimento durante tutto l'anno;

Q come Quattro, il numero di nazioni che hanno abitato il mio appartamento durante quest'anno: io dall'Italia, Stephen dalla Scozia, Falco dalla Germania e ora Damla dalla Turchia, persone totalmente diverse una dall'altra, con abitudini altrettanto diverse ma con il quale è stato ed è bellissimo viverci;

R come Ridipingere, cosa che ho fatto a febbraio, ridipingere tutto l'appartamento in cui vivo e che ne aveva estremamente bisogno, nonostante fosse la prima volta che mi cimentavo in un lavoro del genere, devo dire che il risultato è stato veramente ottimo;

S come Sju, ovvero il numero sette, un numero impossibile da dire, ma senza ombra di dubbio la parola più difficile di tutto il vocabolario svedese (almeno per me) rimane infermiera: sjuksköterska;

T come Treno, ho perso il conto delle ore che ho passato in treno per viaggiare durante questi 10 mesi, l'apice sono le 30 impiegate per tornare da Abisko, ma mi rimangono 2 mesi, 2 buoni da utilizzare per avere dei viaggi gratis e quindi sicuramente spenderò altre ore con questo mezzo di trasporto che non ha nulla a che vedere con le ferrovie italiane;

U come Unica, l'esperienza che sto vivendo giorno dopo giorno;

V come Viaggi, in questi 10 mesi ho viaggiato veramente molto, le prossime due mete? Köpenhamn e Oslo, una a fine mese e una ad agosto;

W come Weekend, con la scusa che il lunedì non lavoravo io ho sempre avuto un weekend lungo che mi ha consentito di visitare gli altri volontari sparsi per le città svedesi senza spendere giorni di ferie, sta di fatto che ora mi rimangono 6 settimane di giorni liberi da usare da metà luglio a fine agosto; :)

X come Xenofobia, c'è anche tra gli svedesi, ma si nota meno rispetto che in Italia, ma anche loro hanno un po' paura del diverso, e vi ricordo che con diverso intendo anche noi italiani, io sono un immigrato in Svezia;

Y come Youthpass, il documento che mi verrà rilasciato al termine del mio progetto SVE e che descriverà tutte le competenze acquisite durante questo anno;

Z come Zero, i gradi che si sperava di leggere sul termometro nelle mattine invernali, esultare perchè ci sono zero gradi è un po' comica, ma quando si sta parecchie settimane sotto zero, anche questa soglia può sembrare una chimera;

Å come År, cioè anno, la durata del mio progetto in Svezia è appunto di 12 mesi, in svedese ett år;

Ä come Älg, cioè alce, l'animale simbolo della Svezia, compare su moltissimi oggetti che i turisti comprano come souvenir, e non è raro incontrarne una sul ciglio della strada specialmente in inverno;

Ö come Öland, l'isola che si trova proprio di fronte a Kalmar, meta di moltissimi turisti d'estate ma per noi volontari meta di moltissimi feste anche durante l'inverno; :)