giovedì 31 marzo 2011

Tessera sanitaria

Il Sistema Sanitario Italiano riesce a far danni anche a 2000km di distanza. Da alcuni anni infatti tutti i cittadini italiani hanno ricevuto la tessera sanitaria europea che è andata a sostituire tutti i moduli che servivano in precedenza.
Ma qui nasce un problema, la nuova tessera sanitaria ha una scadenza, e se combiniamo questo con la lentezza della burocrazia italiana ecco che iniziano i casini.
Quando sono tornato in Italia per Natale, ero andato all'ufficio dell'ASL della mia zona per chiedere cosa dovevo fare con la mia tessera sanitaria in scadenza a marzo, visto che vivo fuori dall'Italia. L'impiega dopo avermi chiesto se ero italiano (ho pensato che dopo 4 mesi in Svezia, non sapessi più parlare italiano) mi ha risposto che era la prima volta che si presentava un caso del genere e non sapeva cosa fare e la soluzione che proponeva era che qualcuno avrebbe dovuto spedirmi la nuova tessera, assumendosi i costi e i rischi di smarrimento.
Ok, i miei avrebbero potuto spedirmi la nuova tessera, ma se questa non arriva? E' stato anche un mio errore che non mi sono ricordato che avevo una tessera scaduta nel portafogli e quando ne ho avuto bisogno la settimana scorsa ci si rende conto invece di quanto è importante.
Quando sono andato all'ospedale di Kalmar lo scorso venerdì e all'accettazione ho presentato tutti i miei documenti, la segretaria mi ha detto che non poteva accettare la mia tessera sanitaria perchè scaduta da 10 giorni e che avrei dovuto pagare l'intera visita invece del normale prezzo (200€ invece di circa 20€). La differenza mi verrà restituita quando riceverò la nuova tessera o comunque mi verrà rimborsata totalmente dall'assicurazione che ogni volontario EVS ha.
L'8 aprile devo tornare in ospedale per rimuovere il gesso e rifare le lastre, quindi ho chiesto ai miei se potevano spedirmi la tessera visto che avevo 2 settimane d'attesa. Ma qui ho saputo che la mia tessera non è ancora arrivata nemmeno in Italia, andando all'ufficio dell'ASL mio papà si è sentito rispondere che non ne sanno niente e deve chiedere ad un ufficio della regione che si occupa di queste cose. Telefonando a questo ufficio, scopriamo che la mia tessera verrà spedita circa a fine aprile (un mese e mezzo dopo la scadenza) ma che tornando all'ufficio dell'ASL posso ottenere un certificato sostitutivo in attesa della reale tessera (non potevano dirlo subito quelli dell'ASL, facendo risparmiare tempo e code?). Quindi ha dovuto tornare all'ASL per ottenere questo benedetto documento che oggi mi verrà spedito.
Speriamo che in una settimana mi arrivi, ma la prima cosa che ho pensato quando mi sono trovato in questa situazione è che questo è purtroppo il classico stile italiano, nessun ufficio che sappia darti una risposta in 5 minuti e casino casino casino...

lunedì 28 marzo 2011

Habemus Alberto Tomba

Ahhh è più di una settimana che non scrivo un post, ma sono stato a sciare a Idre, e quando sono tornato ho avuto un bel po' di cose da fare. La prima è stata andare all'ospedale per fare le lastre alla mano dopo essere caduto a sciare. Risultato, mi ritrovo con un braccio ingessato per una presunta frattura ad un osso della mano, ora non si riesce a vedere, tra 10 giorni tolgo il gesso e rifaccio le lastre.
Tutto sommato è stata una bella esperienza ugualmente imparare a sciare, ok, non sono il nuovo Alberto Tomba come ho scritto nel titolo ma rispetto alla prima mattina che non riuscivo a stare in piedi sugli sci, alla fine del terzo giorno me la cavavo un po' meglio. Il quarto e ultimo giorno poi non ho sciato perchè ero a casa con una mano fasciata e gonfia.
La scena di quando mi son fatto male a vederla da fuori è stata sicuramente comica, mi son fatto male usando lo skilift, era quasi finita la giornata quindi ero abbastanza stanco ed era una risalita abbastanza ripida, quando ero quasi in cima ho perso l'equilibrio e sono caduto scivolando per circa 200 metri e investendo 3 persone :).
Al momento non mi sono accorto di essermi fatto male, sono andato avanti a sciare ancora per un ora, poi una volta arrivato a casa, mi sono tolto i guanti e mi sono accorto che la mano iniziava a gonfiarsi; la mattina dopo sono andato dal dottore, ma ho dovuto aspettare altri 2 giorni, rientrare a Kalmar ed andare all'ospedale per le lastre e la conseguente ingessatura precauzionale.
Per il resto la vacanza è andato bene a parte le 12 ore di pullman per arrivare ad Idre e le 12 per tornare che sono state un supplizio (forse perchè venivo da un altro viaggio lunghissimo).
Ora vediamo cosa mi dicono il prossimo venerdì, quando rimuoverò il gesso e rifarò le lastre.

sabato 19 marzo 2011

Viaggio di ritorno Abisko - Kalmar

Se mi fosse capitato in Italia tutto quello che mi è successo nel viaggio di ritorno da Abisko sicuramente sarebbe stato molto molto più duro.
Il viaggio prevedeva partenza da Abisko alle 11 del mattino circa, arrivo a Boden verso le 3 del pomeriggio, 2 ore d'attesa e poi il viaggio sul treno notturno verso Stoccolma; l'arrivo nella capitale alle 6:30 del mattino dopo per poi finire alle 14:30 dopo altre 6 ore di autobus da Stoccolma a Kalmar. Totale più di 27 ore di viaggio.
Ma il reale viaggio è stato totalmente diverso. Appena salito sul treno ad Abisko hanno comunicato che a causa del troppo ghiaccio sui binari il treno non poteva proseguire e sarebbe stato sostituito da un autobus. A tutti però è stato offerto un panino, caffè, the e una bottiglia d'acqua per affrontare i circa 400 km che separano Abisko da Boden.
Durante il tragitto però abbiamo accumulato troppo ritardo e così è stato impossibile arrivare a Boden per la coincidenza. Ma qui si vede la differenza di serietà tra la compagnia ferroviaria svedese (SJ) e Trenitalia (ne avevo già parlato in questo vecchio post); il capotreno infatti, che ha viaggiato con noi in pullman ci ha detto che non saremmo arrivati a Boden, ma ci saremmo fermati a Luleå la città prima. Qui ci è stata offerta una cena in un ristorante di un hotel a 4 stelle (un ottima carbonara) e abbiamo preso il treno notturno Luleå - Stoccolma dove ci sono stati riservati un normale posto a sedere e un letto in una cabina di prima classe (una cabina con solo 2 letti e bagno privato). E il bello è che se avessi viaggiato sul treno originale avrei avuto soltanto il normale posto a sedere :).
Grazie al comodo letto e al cullare del treno sono riuscito a dormire tutta notte e ad arrivare "fresco" a Stoccolma il mattino successivo per affrontare l'ultimo pezzo di viaggio. Qui però c'era un altro problema ad attenderci, il nostro autobus per Kalmar partiva alle alle 8:15 e noi saremmo arrivati a Stoccolma solo 2 ore dopo. Nonostante il viaggio in pullman fosse gestito da un altra società, il capotreno ci ha fornito un numero di prenotazione per arrivare a Kalmar in treno. Purtroppo tra l'arrivo di un treno alla stazione di Stoccolma e la partenza dell'altro c'erano solo 4 minuti di tempo e dovendo stampare anche i biglietti è stato impossibile prendere la coincidenza.
Ma non è ancora finita, gentilissimi, in biglietteria, ci hanno fornito dei nuovi biglietti per il treno successivo, e finalmente dopo un altro cambio treno, alle 5 del pomeriggio sono arrivato a casa. Ben 30 ore dopo l'inizio del viaggio!!!
All'arrivo ero stanco ma grazie alla cordialità del personale ferroviario, quello che con Trenitalia si sarebbe trasformato in un incubo qui è stato gestito in modo impeccabile, ma la cosa bella è che non lasciano mai il cliente solo ma sono loro che cercano e trovano una soluzione.
Addirittura la ragazza che lavora nell'ostello in Abisko ci ha detto che pochi giorni prima dei ragazzi non hanno potuto raggiungere Stoccolma in treno perchè la linea era bloccata e gli è stato pagato il taxi da Abisko a Kiruna e il volo da Kiruna a Stoccolma.
Quando si sa che si è tutelati in questo modo, è molto meno stressante viaggiare in treno anche in queste lunghe tratte.
Il giorno dopo ho raccontato del viaggio di ritorno ai miei colleghi al lavoro, e tutti erano stupiti del fatto che dicessi che in Svezia le ferrovie funzionano, qui non so perchè, ma odiano tutti la compagnia ferroviaria di stato... Io li ho invitati ha viaggiare con Trenitalia, magari sui treni usati dai pendolari, poi vediamo se la pensano ancora così....

Oggi si riparte, destinazione Idre, una località sciistica al confine con la Norvegia. 6 giorni di viaggio organizzati e pagati dal centro dove lavoro. Altre 12 ore di pullman per arrivarci, niente in confronto alle 30 appena passate :D

giovedì 17 marzo 2011

Abisko



Abisko è fantastico e vale tutte le ore di treno trascorse per raggiungere questo villaggio nell'estremo nord svedese.
Il viaggio d'andata è trascorso abbastanza bene, lungo ok, ma credevo di annoiarmi di più; eravamo in 12 e abbiamo trascorso il tempo a chiacchierare, guardare film, mangiare e dormire. Fortunatamente il vagone era abbastanza vuoto e ognuno di noi ha avuto a disposizione 2 sedili per dormire più comodamente.
Quando si arriva ad Abisko ci si rende conto di essere ai confini del mondo e la prima sera siamo stati fortunati e abbiamo visto subito l'aurora boreale, è davvero emozionante starsene sdraiati su un lago ghiacciato con -20° e vedere il cielo colorarsi grazie a questo straordinario fenomeno.
Il secondo giorno siamo andati a Kiruna, un centinaio di Km più a sud, ma l'aria che si respira ad Abisko è diversa, Kiruna è una cittadina, nulla a che vedere con la dozzina di case che si possono vedere ad Abisko...
Qui abbiamo fatto un po' di fotografie con le sculture di ghiaccio e visitato la chiesa della città, una costruzione di soli 10 anni ma tutta in legno (comprese le sculture che si trovano all'interno).
Purtroppo non sono andato a visitare l'ice hotel, troppo fuori città e troppo costoso, abbiamo preferito cenare in un ristorante tipico e mangiare finalmente l'alce.
Il terzo giorno volevamo andare a Narvik, una cittadina norvegese ad un ora e mezza di treno da Abisko, ma a causa del troppo ghiaccio sulla linea ferroviaria, il treno è stato sostituito da un autobus che però abbiamo perso.
Nessun problema, siamo rientrati in ostello e dopo esserci messi ai piedi gli sci siamo partiti per una giornata di sci di fondo. Era la prima volta che mettevo gli sci ai piedi, non so quante volte son caduto, ma mi sono divertito tantissimo :).
Il quarto giorno è iniziato con l'attività più interessante, dog sledding. Un tour di 2 ore preceduto dalla preparazione dei cani e della slitta e un breve corso su come frenare, curvare e rimanere in equilibrio.
Io non sono un amante dei cani, ma è veramente emozionante vedere come lavorano assieme.
Ho fatto anche una caduta spettacolare su una curva, tanto per non farmi mancare nulla.
Nel pomeriggio abbiamo usato le ciaspole a disposizione all'ostello per andare a camminare fuori dai sentieri tracciati e in pratica ci siamo trovati a camminare sulla cima degli alberi da tanta neve che c'era.
L'ultimo giorno ho provato anche la sauna, ma non ne sono stato molto entusiasmato, certo passare dai 70° all'interno della sauna in legno, ai -20 all'esterno e correre e rotolarsi nella neve, almeno una volta è da provare.
L'ultima notte, visto il cielo totalmente sereno, abbiamo provato a tornare al lago sperando di vedere nuovamente l'aurora, ma non siamo stati fortunati come la prima sera, e dopo un ora abbiamo deciso di tornare in ostello, faceva troppo freddo e eravamo troppo stanchi.
La mattina dopo abbiamo iniziato il viaggio di rientro, una vera e propria AVVENTURA che merita un post dedicato.
Ad Abisko voglio tornarci, magari la prossima estate per vedere dopo l'aurora boreale, il sole di mezzanotte.

mercoledì 16 marzo 2011

A che ora è l'autobus?

Sono tornato oggi dall'estremo nord svedese, stanco ma veramente felice per questo viaggio straordinario. Prima di descrivere quello che ho visto e fatto, voglio iniziare dall'inizio del viaggio, che come ho scritto nel post precedente era iniziato in salita.
Per chi pensava che tra me e il mio coinquilino tedesco io fossi realmente il tedesco perchè sempre puntuale, preciso e organizzato e lui l'italiano perchè per nulla organizzato e ordinato, lo scorso lunedì ha dovuto ricredersi.
Come ho già scritto in altri post il viaggio verso Abisko e Kiruna è stato preceduto da 4 giorni a Stoccolma per il corso di metà progetto. Il lunedì mattina mi telefona la volontaria ungherese, che doveva fare il viaggio verso Stoccolma con me, per chiedermi dov'ero e a che ora era il mio autobus. Tranquillo, perchè avevo controllato qualche giorno prima, gli rispondo sicuro che sono a casa ma ho quasi un ora di tempo per arrivare in centro e prendere l'autobus con tutta calma. Lei mi risponde che è strano che abbiamo due diversi biglietti e che l'autobus che deve prendere lei partirà in 20 minuti.
PANICO! Decido di controllare il mio biglietto e mi accorgo che anche il mio autobus non partiva dopo un ora ma entro 20 minuti e per me era impossibile arrivare in stazione in tempo.
Sono sicuro che alcuni giorni prima avevo controllato l'orario e non so perchè ero convinto che fosse 11:30 inveche che 11:05.
Che fare? Chiamo il mio ente di accoglienza e gli spiego tutto, per fortuna mi dicono che non c'è problema e che possono cambiarmi il biglietto. Così mi hanno riprenotato il biglietto per dopo pranzo e io ho dovuto giustamente pagare 83 corone (circa 10€) per la differenza di prezzo tra i due biglietti.
L'unico inconveniente è stato viaggiare da solo, 6 ore in autobus, e poi un ora circa tra metropolita e bus, per arrivare alla scuola dove si teneva il meeting. Fortunatamente noi volontari di Kalmar andiamo a Stoccolma il giorno precedente all'inizio del corso, così non c'è stato nessun problema alle 21 invece che alle 17.
Delle attività del middtermkurs ne parlerò successivamente in un altro post, troppe cose da raccontare in questo periodo. :)

martedì 8 marzo 2011

Konsert a Högsby

Lo scorso weekend sono stato ad Högsby per un concerto nel centro culturale dove lavora una volontaria.
Il concerto era ad un tipico orario svedese, dalle 18, orario in cui in Italia la gente si sta preparando per uscire per l'aperitivo.
Concerto molto carino in cui si sono esibiti sul palco diversi gruppi provenienti da Högsby o città vicine e il gruppo principale proveniente da Göteborg.
Il genere musicale suonato dai gruppi variava dal reggae (è il gruppo che mi è piaciuto di più), pop e rock-metal (totalmente non il mio genere musicale).
È stata anche l'occasione per conoscere un nuovo volontario arrivato in Svezia il primo marzo e che farà parte anche lui del gruppo dei volontari "ospistati" da Kumulus, anche se lui non vivrà a Kalmar ma ad Emmaboda, una cinquantina di kilometri di distanza.
È italiano, di Roma, e finalmente riuscirò a chiacchierare un po' in italiano, anche se durante il weekend non mi veniva così naturale palarlo, forse perchè ormai vivendo qui, penso e parlo in inglese perchè l'ambiente mi porta a far questo. È un po' come quando ero in Italia a Natale, se qualcuno mi avesse chiesto qualcosa in inglese o peggio ancora in svedese non avrei saputo rispondere.
Nel tornare a casa poi, attono a mezzanotte, e camminando per una strada abbastanza buia, siamo rimasti tutti meravigliati da quanto si vede stellato il ciole qui in Scandinavia, credo che questo sia dovuto al fatto che c'è meno smog a fare da filtro e soprattutto meno inquinamento luminoso.

Ieri partenza per Stoccolma. Il viaggio è iniziato in salita, ho perso l'autobus, ma tutta la storia la racconterò nel prossimo post, non so se prima o dopo il viaggio nell'estremo nord svedese :).

venerdì 4 marzo 2011

Ice Hockey

Ieri sono stato con il mio tutor, un altro volontario e il suo tutor a vedere una partita di Ice Hockey.
In Svezia l'ice hockey è sport nazionale, ma è la prima volta che lo vedevo dal vivo, e anche in tv non l'ho mai guardato più di tanto, perchè non capisco molto le regole.
Dal vivo però è molto più emozionante, è uno sport molto duro, dove non sono rare anche dei parapiglia in campo. E' talmente duro che un giocatore gioca per meno di un minuto, e poi viene sostituito per riposarsi.
La partita che ho visto non era a Kalmar, dove non c'è la squadra di hockey, ma a Nybro, una cittadina a 30 km da Kalmar, e la partita era tra i Nybro Vikings e Björklöven la squadra di Umeå, una città nel nord della Svezia.
La partita era valida per i playoff della categoria Divisione 1A (ma non chiedetemi che livello è) del campionato in corso.
Il palazzetto era tutto esaurito (1500spettatori) nonostante la partita fosse in un giorno lavorativo e alle 7 di sera.
Noi avevamo i biglietti in una buona posizione, tribuna, un po' defilati rispetto al centro del campo, ma in quinta fila, e quindi molto vicini al campo.
Durante uno degli intervalli ci siamo gustati degli ottimi korv och bröd, degli hotdog, molto mangiati in Svezia.
La partita è finita 4-2 per i Vikings che ora sono ad un passo dal passaggio del turno.
La cosa che mi ha colpito è il fatto che abbiano cantato l'inno nazionale prima dell'inizio, strano per una semplice partita di playoff di una categoria minore. Con tutto il pubblico in piedi a cantare o anche solo ad ascoltare la cantante che intonava il "DU GAMLA, DU FRIA".
Mi è piaciuto molto vedere una partita di uno sport tradizionale svedese, e con il mio tutor di fianco che mi spiegava cosa succedeva è stato anche più facile seguire la partita, pur non conoscendo tutte le regole.
Riuscirò a vedere una partita di carling prima di tornare in Italia? :)

mercoledì 2 marzo 2011

Mese di viaggi

Il mese che è appena cominciato sarà quasi interamente dedicato a viaggiare.
Sarò infatti solo una decina di giorni a Kalmar a marzo.
Si inizia nel weekend quando sarò ad Hösgby, per assistere ad un concerto nel centro dove lavora la volontaria tedesca. Rientrerò a Kalmar domenica, in tempo per preparare la valigia perchè lunedì mattina parto per Stoccolma, dove avrò per tre giorni il Middletermkurs, il meeting di metà progetto a cui sono invitati i volontari che sono in Svezia. Già ad ottobre avevo partecipato al meeting di inizio progetto e ne avevo parlato in questo post.
Il corso a Stoccolma finirà giovedì mattina e giovedì serà partirò per Abisko, dove ci arriverò dopo 20 ore di treno. Tra Abisko e Kiruna mi aspettano moltissime escursioni e speriamo di riuscire a vedere l'aurora boreale.
Rientrerò a Kalmar mercoledì 16, rimarrò a casa 2 giorni e poi il sabato partirò per 6 giorni con il centro dove lavoro; destinazione Idre, una settimana a sciare al confine con la Norvegia.
Sarò di nuovo a Kalmar giovedì 24, e il sabato successivo sarò a Göteborg per la festa di compleanno di un volontario spagnolo che ho conosciuto all'arrival traning di ottobre. Sarò di ritorno a Kalmar la domenica sera, e il giorno successivo ho un esame di svedese, ora manca un mese all'esame, ma riuscirò a studiare con tutti questi impegni? :)