giovedì 23 dicembre 2010

Vacanze italiane

Dopo un viaggio di 17 ore sono arrivato a casa in Italia.
All'aeroporto di Copenaghen c'era un casino pazzesco e non mi sono fidato ad andare in centro per pranzo, ma ho aspettato che aprisse il check-in del mio volo; volo che era abbastanza in orario, solo 10 minuti di ritardo sono accettabili visto il periodo e le condizioni atmosferiche, ma arrivato a Malpensa mi hanno fatto aspettare un ora il bagaglio, dopo 30 minuti di attesa hanno annunciato che a causa di un problema tecnico i bagagli del volo da Copenaghen erano in ritardo. Vorrei sapere che problema tecnico possano avere, devono solo scaricare i bagagli, metterli sui carrelli e buttarli sul nastro trasportatore, non devono decidere in quale aeroporto mandarli. Forse lo fanno con tutti i voli provenienti dalla Scandinavia per farti subito capire dove sei sbarcato.
Comunque la valigia è arrivata e questo è già un mezzo miracolo.
Uscito dall'aeroporto, dopo 10 secondi ho sentito il primo clacson e ho sorriso pensando questa è proprio l'Italia, in Svezia tutti che mi dicevano che le macchine in Italia continuano a strombazzare il clacson e io non ci avevo mai fatto troppo caso, ma è veramente così :).
Ora mi aspettano 2 settimane di cibo italiano, alcuni amici e parenti li ho già riabbracciati, altri lo farò prestissimo.
Buon Natale a tutti, o per fare l'accento svedese GOD JUL!!!!!

martedì 21 dicembre 2010

Viaggio di rientro

Mi trovo in treno, questa mattina prima dell'alba ho iniziato il viaggio per rientrare in Italia ed è una vera e propria Odissea, sono uscito di casa prima delle 7 stamattina e se tutto andrà bene arriverò a Malpensa alle 20 stasera.
Su consiglio di tutti gli svedesi, ho preso il treno Kalmar - Copenaghen alle 8, ben 10 ore prima dell'orario del volo, originariamente avevo il treno a mezzogiorno, ma in inverno è rischioso e con tutta la neve che c'è e le temperature polari capita che i treni siano in ritardo.
Per adesso tutto bene sono riuscito a prendere la coincidenza anche se avevo solo 8 minuti di tempo dall'arrivo di un treno alla partenza dell'altro.
C'è una fermata del treno proprio sotto l'aeroporto e se arriverà in orario avrò 8 ore d'attesa, ma poco male, prenderò la metropolita e andrò in centro a pranzo, è una vita che voglio mangiare al KFC (so che a tutti fa schifo ma a me piace molto) e in Danimarca c'è a differenza di Italia e Svezia.
A Copenaghen ci sarà l'inferno, sommate a tutte le persone che si muovono in questi giorni vicini al Natale, ci saranno una marea di persone accampate in aeroporto in attesa di un volo per Londra, Parigi, Bruxelles o Francoforte, , mezza Europa è paralizzata dalla neve...
Il mio volo non dovrebbe avere problemi, ma non diciamo troppo ad alta voce, prevedono neve nell'alta Lombardia stasera, e si è visto il caos che causano 3 centimetri di neve in Italia.

domenica 19 dicembre 2010

L'acqua

Ieri è stata un giornata avventurosa. E' impensabile svegliarsi nella super organizzata ed efficiente Svezia, aprire il rubinetto dell'acqua per lavarsi i denti e accorgersi che non c'è nemmeno una goccia d'acqua.
All'inizio ho pensato si fosse ghiacciata qualche tubazione, ma poi ho pensato che era impossibile, la temperatura non è polare in questi giorni e sicuramente avranno dei metodi per proteggere le tubazioni durante l'inverno, altrimenti tutti gli anni il problema si ripresenterebbe.
"Staranno facendo dei lavori qui in zona e avranno dovuto togliere l'acqua per un po' di tempo" è stata la seconda cosa che ho pensato. Ma questo tipo di lavori il sabato? E proprio nel fine settimana quando la gente non lavora e necessita d'acqua in casa?
No ipotesi scartata.
Un giro ti telefonate agli altri volontari che vivono a Kalmar, e mi sono reso conto che era un problema generale e non solo del quartiere in cui vivo.
Controllando sul sito del quotidiano di Kalmar, aiutandomi un po' con google traslate e assieme al mio coinquilino che capisce meglio di me lo svedese, abbiamo scoperto che ieri mattina per 25.000 famiglie a Kalmar, credo tutta la città, c'è stato il risveglio con la sorpresa della mancanza d'acqua; tutto ciò è stato causato da un incidente accaduto venerdì pomeriggio agli impianti che forniscono l'acqua alla città.
L'incidente è avvenuto venerdì pomeriggio ma l'acqua ha continuato a uscire dai rubinetti fino alla notte, utilizzando le riserve. Il comune pensava di risolvere il problema prima di finire le riserve, ma così non è stato, il problema non era piccolo e hanno dovuto chiedere materiale a Göteborg per riparare le tubature rotte.
Perchè il comune non ha detto alla gente di fare scorta d'acqua riempiendo bottiglie, secchi e pentole? Se l'avesse fatto l'acqua nelle riserve sarebbe finita ancor prima e ne sarebbe aumentato lo spreco.
Il problema maggiore era che qui tutti bevono l'acqua del rubinetto, difficilmente le persone comprano l'acqua in bottiglia, al supermercato non ho mai visto nessuno comprare i pacchi d'acqua, a differenza dell'Italia, e quindi ieri le persone non avevano acqua da bere. Sparse per la città sono state piazzate delle cisterne per distribuire acqua e molti sono usciti con bottiglie e taniche per far scorta d'acqua. Purtroppo ieri mattina non avevo con me la macchina fotografica ma la scena era tutte le persone in un'ordinata fila indiana ad aspettare il proprio turno per avere un po' d'oro blu.
E per l'acqua da buttare ne WC? Nessun problema, bastava uscire di casa, riempire un secchio di neve, portarlo in casa e aspettare che si sciogliesse, ed ecco a disposizione un secchio d'acqua da utilizzare come sciacquone nel WC :)
Verso l'ora di pranzo comunque il danno è stato riparato, ma per avere l'acqua in tutta la città si è dovuto attendere la sera, perchè aumentasse la pressione nelle tubature.
Sono in questi giorni in cui ci si rende conto di quanto una cosa che ci sembra naturale come avere l'acqua in casa sia una cosa che ci rivoluziona la vita quando anche solo per un giorno non ce l'abbiamo.
Addirittura l'IKEA è rimasta chiusa, e se chiude l'IKEA in Svezia significa veramente che è successa una "catastrofe", non aveva acqua nel sistema antincendio e non si è assunta la responsabilità di tenere aperto. Sarebbe successo lo stesso anche in Italia? Tenere chiuso un negozio il weekend precedente al Natale? Proprio il periodo dell'anno in cui le vendite sono al massimo?

sabato 18 dicembre 2010

Vacanze in Italia

E' strano per un italiano dire vado in Italia a farmi le vacanze, ma il prossimo martedì mi succederà proprio questo, dopo quasi 4 mesi dal mio arrivo in Svezia, rientrerò in Italia per trascorrere le 2 settimane di festività natalizie.
Ci sono dei motivi che mi spingono a dire "ho voglia di rientrare in Italia", soprattutto riabbracciare parenti e amici, ma anche mangiare una pizza fatta come si deve e bere un Caffè (scritto appositamente con la C maiuscola). Prendere un giornale o accendere la tv e capire tutto quello che c'è scritto o dicono.
Dopo quasi 4 mesi che non guido, ho voglia di prendere la macchina e farmi un po' di kilometri anche se al primo ingorgo rimpiangerò già la Svezia. Dovrò ricordarmi di controllare che non ci siano SUV in circolazione quando attraverserò la strada anche sulle strisce pedonali.
Spero che non nevichi, visti anche i casini di questi giorni in Italia, dove bastano 2 centimetri per scatenare il caos mentre qui dopo un mese di neve saremo a quota 50 centimetri, ma la vita prosegue normalmente.
Queste due settimane mi voleranno ma sono sicuro che mi mancherà un po' la tranquillità della vita di Kalmar.

martedì 14 dicembre 2010

Santa Lucia

Per uno nato e cresciuto a Brescia, Santa Lucia è sempre stato un giorno speciale. E' lei infatti che porta i regali ai bambini, non Babbo Natale o la Befana, anche se negli ultimi anni, la moda americana di Santa Claus sta arrivando anche nel sud della Lombardia.
Quindi per un bresciano trovarsi in Svezia il giorno di Santa Lucia e vedere come la festeggiano ha un qualcosa di speciale.
Strano che questo popolo così distante dall'Italia festeggino proprio la santa di Siracusa. Forse perchè per tradizione si pensa che Santa Lucia sia il giorno più corto dell'anno, e quindi qui festeggiano il picco massimo di oscurità e l'inizio del lento ritorno della luce.
In quasi tutte le famiglie le bambine si svegliano prima dell'alba e svegliano i genitori offrendo loro caffè e lussikatt, il dolce tipico per questa festa, preparato con lo zafferanno, che all'odore mi ricorda molto il risotto alla milanese ma molto buono.
Per questo giorno vengono fatti concerti in molte chiese e in tutte le scuole. Una ragazza viene scelta come Lucia viene vestita di bianco con una cintura rossa in vita e gli vengono accese sette candele in testa, proprio per simboleggiare il ritorno della luce. Sul palco assieme a Lucia ci sono altre ragazze chiamate törnor in svedese, vestite anch'esse di bianco e con in mano una candela, i ragazzi (stjärngossar) invece indossano un cappello bianco a punta tipo mago merlino e in mano hanno una bacchetta con una stella e rappresentano le stelle e accompagnano Lucia e cantano con lei.
La canzone che apre e chiude il concerto è la Luciasågen, cantata sulle note della canzone napoletana "Sul mare luccica", in fondo al post ho messo un video trovato in youtube.


Ieri mattina sveglia all'alba anche per me, prima delle 8 sono andato alla scuola del centro dove lavoro per assistere al concerto fatto dai ragazzi della scuola, devo dire molto bello, anche se la luce del giorno che entrava dalle finestre non rendeva perfetta l'atmosfera.
Atmosfera che era perfetta alla sera ad Oskarshamn, dove tutti noi volontari SVE siamo stati invitati a partecipare assieme all'ente di accoglienza. Il concerto si teneva nella chiesa, illuminata solo dalle candele, noi avevamo il posto riservato in prima fila e ci siamo goduti tutto lo spettacolo.
Dopo la cena per noi volontari c'è stata la cena di Natale offerta, qui c'è la tradizione dei buffet, dove ho potuto mangiare i tradizionali piatti natalizi scandinavi. Per la cena dovevamo portare un piccolo regalo dal valore di 25corone, poco meno di 3€, come regalo simbolico. Prima della fine della cena è comparso Babbo Natale che ha distribuito i regali che avevamo portato e messo in un sacco di iuta. Nessuno si aspettava che arrivasse proprio Babbo Natale, pensavamo di pescare a sorte dal sacco. Chi interpretava Babbo Natale era veramente bravo o forse essendo così vicino al polo era quello originale... Mica male ricevere un regalo direttamente da lui :).

venerdì 10 dicembre 2010

Stagioni

Nelle lezioni di svedese che sto seguendo capita spesso che l'insegnante ci faccia delle domande semplici semplici ovviamente in svedese e noi cerchiamo di rispondere, la tentazione di usare l'inglese molte volte è forte, ma è vietato.
Ieri una delle domande era "In che stagione siamo adesso?" la risposta data da un altro ragazzo è stata inverno. Ma come? Gli svedesi così precisi mi dicono che è inverno nonostante manchino ancora 2 settimane all'inizio vero e proprio dell'inverno? Quando ho provato a dire che era ancora autunno tutti mi hanno guardato allibiti.
"Con tutta la neve che c'è ti sembra autunno?" mi hanno chiesto. La prima nevicata c'è stata ad ottobre, poca roba qui a Kalmar, ma nei paesi vicino che non godono del clima riscaldato un po' dal mare ne son caduti 20cm. Facciamo iniziare l'inverno ad ottobre allora?
Vabbè ero l'unico che la pensava diversamente, per tutti l'inverno inizia il primo di dicembre e non il 21, quindi la primavera inizierà il primo marzo, ma voglio vedere se non ci sarà la neve.
Dopo la lezione sono andato al lavoro e incuriosito ho chiesto in che stagione siamo, e anche li tutti mi hanno risposto che siamo in inverno, perchè l'inverno inizia il primo dicembre...
Se valutano le stagioni in base alla temperatura e quindi a dicembre siamo in inverno perchè fa freddo, per me qui eravamo in inverno già a fine ottobre, perchè non faceva caldissimo...
Abbiamo discusso un po' sulle differenze stagioni e temperature nei nostri Paesi di provenienza, e sicuramente si sta meglio qui con temperature sotto zero, rispetto al sud dell'india, dove ora ci sono 35° e in piena estate si arriva a 50°...

mercoledì 8 dicembre 2010

Esame SFI

Come ho scritto nel precedente post, qui in Svezia nonostante il giorno di festa in Italia, oggi mi aspettava il test di lingua svedese per vedere se potevo accedere al corso di svedese per immigrati vero e proprio e abbandonare il corso preparatorio.
La prova si teneva in un bel palazzo di nuova costruzione e in stile svedese, quindi grandi vetrate per far entrare la luce, e arredato con mobili chiari. C'è pure una bella caffetteria all'ingresso dove gustarsi una tazza di caffè o thè e chiacchierare con i compagni di corso.
Il test era scritto e era un test di grammatica. Al corso che sto seguendo la settimana scorsa avevamo provato a fare una simulazione con l'insegnate che ci aveva detto che la simulazione era più difficile del test vero e proprio.
Ed era proprio così. Pochi verbi irregolari, nessuno o pochissimi aggettivi o sostantivi irregolari, domande con le question words abbastanza facili e come ultimo argomento scrivere una lettera di presentazione in svedese in cui raccontare chi sei, da dove vieni, cosa fai in Svezia e altre semplici cose.
In 45 minuti ho completato tutti gli esercizi che mi erano stati assegnati e forse uno in più, infatti il test completo era molto più lungo, ma gli esercizi da svolgere erano segnati con un asterisco. Ad esame finito mi sono confrontato con gli altri ragazzi che hanno fatto il test e chiedendo di quell'esercizio mi sono accorto che l'ho svolto solo io, forse ho visto male, comunque poco male, avevo un po' di dubbi su quell'esercizio e credo do non averlo fatto benissimo. :).
La prova in generale credo sia andata abbastanza bene, la grammatica ormai la mastico abbastanza bene, il problema è capire quando parlano gli svedesi e conoscere i vocaboli, visto che è quasi impossibile cercare di indovinare una parola, come invece fa chi conosce il tedesco.
Ora riceverò una mail con il risultato ottenuto e con indicata la classe nella quale sono stato inserito, credo però che visto l'arrivo ormai imminente del Natale questo avverrà a gennaio.
Speriamo di riuscire presto ad ordinare una pizza solo al salame e non salame e prosciutto come m'è capitato la scorsa settimana :).

martedì 7 dicembre 2010

Feste in Svezia

Mentre in Italia ci si appresta a vivere un mercoledì di festa e per i più fortunati magari un lungo ponte, in Svezia domani sarà una giornata normale di lavoro.
Da quando sono qui è la seconda festività che viene celebrata in Italia ma non qui in Svezia, è successo la stessa cosa con il primo novembre.
Primo novembre e 8 dicembre, due feste religiose, ed è proprio qui la differenza, gli svedesi sono in maggioranza protestanti, ma si può dire tranquillamente che la Svezia è uno stato laico.
Ma laico nel vero senso della parola, la religione non interferisce minimamente nelle scelte politiche ad esempio, come invece succede di continuo in Italia, che solo sulla carta si può considerare stato laico.
Quindi in Svezia non ci sono moltissime feste religiose, solo il Natale, ma ormai più che festa religiosa è una festa mondiale e la Pasqua.
Un altra festa molto importante è dedicata a Santa Lucia ma credo più per un antichissima tradizione legata alla luce più che alla religione. In tutta la Scandinavia è molto importante la festa di Santa Lucia e la prossima settimana scriverò un post per descrivere come viene festeggiata
Non pensiate che non essendoci feste religiose gli svedesi lavorino tutti i giorni dell'anno, ci sono feste diverse. Il 30 aprile ad esempio è la notte di Valpurga e si festeggia con canti è falò l'arrivo ormai certo della primavera, il primo sabato d'estate si festeggia il Midsommardagen e il giorno prima la vigilia di Midsommardagen, la festa nazionale è il 6 giugno e non credo ci siano i patroni delle città, o almeno non ne ho ancora sentito parlare.
Quindi per me domani sarà una giornata di lavoro, anzi io oltre al lavoro ho la prova di svedese per vedere se posso cambiare il corso e passare al livello successivo, domani vediamo come andrà.

lunedì 6 dicembre 2010

Cena di Natale

Con ben tre settimane d'anticipo rispetto al calendario, sabato abbiamo festeggiato il Natale con una cena tra tutti i volontari.
La cena si è svolta a Högsby, in paesino in mezzo alla foresta, che con la neve è il classico paese scandinavo a cui tutti pensiamo quando pensiamo al nord europa.
Ogni volontario doveva preparare un piatto del suo Paese e indovinate un po' cosa hanno chiesto di preparare a me? Ancora il tiramisù... Io avevo proposto la carbonara, ma il tiramisù ha avuto più richieste.
La cena era composta da 5 piatti "principali" e 4 dessert.
Patate Flambè e Köftesi (delle polpette di carne con le spezie) dalla Turchia, Tortilla dalla Spagna, Rotkohl und Klöße (cavolo rosso con della specie di gnocchi giganti) dalla Germania e Gulash dall'Ungheria. Come dolci Crêpe e Bûche de Noël dalla Francia, Tablet dalla Scozia e come ho già scritto Tiramisù dall'Italia.
Il risultato è stato una fantastica cena, con il solo problema che c'era troppa roba da mangiare, i dessert li abbiamo mangiti durante la notte, perchè subito dopo la cena eravamo tutti troppo sazi :).
L'unico piatto che non mi è piaciuto moltissimo è stato il Rotkohl und Klöße tedesco, ma solo perchè era dolce, per lo zucchero e le albicocche sciroppate.
Ci siamo divertiti parecchio, con Ibo, il ragazzo appena arrivato dalla Turchia, per esempio, che essendo chitarrista per professione ci ha allietato il dopo cena suonando parecchie canzoni. Dopo cena che è durato moltissimo visto che siamo andati a letto alle 6, in 11 persone in un appartamento dove vive normalmente una sola persona, c'era gente con il sacco a pelo ovunque, e con battaglia nella neve alle 5 del mattino, con credo -10° :D :D
Lo SVE è anche questo! :)

venerdì 3 dicembre 2010

Pizza svedese

Ieri dopo la lunga mattinata di corso di svedese e prima di andare al lavoro sono andato a prendere una pizza in una delle tante pizzeria d'asporto di Kalmar.
Ho provato per la prima volta a parlare solo in svedese, volevo una pizza con il prosciutto e fin li tutto bene, ma ad un tratto ho cambiato idea e ho chiesto una pizza al salame invece che al prosciutto.
Il pizzaiolo mi ha chiesto qualcosa sempre in svedese, e io ho capito che era la conferma che avesse capito giusto, e ho risposto con il classico JA.
Quando la pizza è stata pronta, ho pagato e me ne sono andato al lavoro a mangiarla e appena aperta la scatola ho visto che sulla pizza c'era sia il prosciutto sia il salame, in pratica il pizzaiolo mi aveva chiesto se volevo entrambi i salumi sulla pizza. :D :D :D.
Nessun problema, non faceva molta differenza, non è sicuramente la pizza italiana ne con un salume ne con un altro, ne con entrambi. Diciamo che però è mangiabile.
Domani riprovo, devo acquistare un biglietto del treno per andare a Högsby per la cena di Natale con tutti i volontari, spero di non comprare un biglietto sbagliato e trovarmi al Polo Nord! :)

mercoledì 1 dicembre 2010

Bus a Kalmar

Ora che è arrivato l'inverno scandinavo (sotto zero tutto il giorno e alla sera temperatura veramente bassa) e con esso anche la neve, ho parcheggiato la bicicletta in cantina e mi son fatto dare un'abbonamento dell'autobus.
Prima di capire come funziona il sistema di trasporto pubblico ero molto critico, aspettavo un eternità alle fermate, lamentandomi che l'autobus arrivava sempre in ritardo di molti minuti rispetto all'orario riportato nelle tabelle appese ad ogni fermata.
Ero io che non avevo capito. In tutte le fermate c'è lo stesso foglio e viene riportato l'orario in cui il bus parte dal capolinea, poi a fianco c'è un altra tabella con scritto il tempo d'attesa dal capolinea a tutte le altre fermate principali del percorso che farà.
Quindi può essere che arrivi 20 o 25 minuti dopo rispetto all'orario riportato nella tabella principale.
Sarebbe più comodo se venisse riportato l'orario corretto, ma una volta capito anche questo metodo è abbastanza facile.
Gli autobus anche con 30/35 cm di neve sono molto in orario, a volte ritardano qualche minuto (massimo 5), ma forse è dovuto al fatto che molta gente con questo tempo ha avuto la mia stessa idea, parcheggiare la bicicletta e muoversi con i mezzi pubblici.
Oppure se durante il percorso l'autobus viene utilizzato da molti anziani, i tempi si allungano, l'autista fa abbassare l'autobus e riparte solo quando l'anziano è seduto.
E' impossibile, o veramente difficile salire senza biglietto. La salita avviene solo dalla porta di fianco all'autista e quando si sale si deve far leggere l'abbonamento dalla macchinetta installata, luce verde, abbonamento valido, luce rossa abbonamento scaduto. Se non hai l'abbonamento devi munirti di biglietto e l'unico modo è comprandolo dall'autista.
A nessuno vengono fatti sconti e l'autista non chiude un occhio, mi è capitato di vedere gente che non aveva il biglietto o mostrare un biglietto scaduto (il biglietto vale un ora e mezza) fatta scendere tranquillamente dall'autista.
I costi? La corsa singola è abbastanza cara, 14corone, più o meno 1,5€, l'abbonamento mensile invece abbastanza conveniente, 300corone, circa 30€.
Cara bicicletta, ci si rivede in primavera!

domenica 28 novembre 2010

Kit di sopravvivenza

Dopo 5 giorni ininterrotti di neve ho capito che per sopravvivere avevo bisogno di cambiare scarpe, guanti e comprarmi un cappello invernale.
Oggi grazie alla Första Advent, la prima domenica d'avvento in cui vengono accese le decorazioni e da il via all'attesa del Natale, tutti i negozi in città erano aperti e ne ho approfittato per andare a cercare il kit di sopravvivenza.
Prima cosa cuffia invernale. Basta andare in giro con i capelli con il gel, molti al lavoro un po' di tempo fa mi dicevano che era necessaria la cuffia in inverno, ma io non ci credevo e continuavo a rispondere che usando il gel era impossibile usarla, e loro mi rispondevano ridendo che avrei mollato il lock italiano quando sarebbe arrivata la neve. Avevano ragione :)
Secondo acquisto i guanti, me li ero portati dall'Italia, ma non erano per niente adatti, troppo poco spessi, e in lana, quindi non impermeabili, appena si bagnavano causavano ancora più freddo alle mani. Ora ho optato per i guanti impermeabili, e il modello che non hanno le dita divise, ma rimangono tutte assieme. A sentire il parere degli svedesi (che non ne capiranno di caffè e di cibo, ma credo che sul freddo sono maestri) sono i migliori, perchè le dita rimanendo tutte assieme, rimangono più al caldo.
Terzo acquisto indispensabile, un paio di scarpe invernali. Io me ne andavo in giro sulla neve con un paio di scarpe da ginnastica basse che oltre a farmi rischiare una caduta stile cartone animato ad ogni passo, si inzuppavano d'acqua e mi facevano morire dal freddo.
Appena fatti gli acquisti, li ho indossati subito, così per testarli nel viaggio di ritorno a casa.
Credo che fino ad un po' di gradi sotto zero per adesso sono equipaggiato, quando la temperatura scenderà sotto i -9/-10° ci penserò! :)

giovedì 25 novembre 2010

Julmark

A un mese esatto dal Natale sono stati inaugurati i mercatini di Natale a Kalmar, in svedese Julmark.
La location dove vengono allestiti tutti gli anni è molto particolare, l'interno del castello di Kalmar.
Una 4 giorni dove è possibile acquistare oggetti fatti dagli artigiani svedesi, decorazioni natalizie e tipico cibo svedese.
Si possono trovare Tomten di tutte le forme e le dimensioni; Tomten è il nome svedese in cui viene chiamato babbo Natale, si possono trovare candele e portacandele in legno o in cuoio, innumerevoli salse, il glög un vino molto simile al vin brulè e che viene bevuto caldo in occasione del Natale, i dolci allo zafferano tipici di Santa Lucia e moltissime altre cose.
Io ho già effettuato la visita, oggi, dopo il corso di svedese, con il mio tutor, alcuni colleghi e altri 2 volontari.
L'unica nota negativa è che per entrare si devono pagare 70corone, più o meno 7euro. Noi volontari siamo stati fortunati, il centro dove lavoro ha provveduto a pagare per noi :).

Si inizia a respirare veramente l'atmosfera natalizia, è arrivata la prima vera nevicata, ci sono decorazioni ovunque, e domenica in occasione della första advent (prima domenica d'avvento) tutte le decorazioni verrano accese e tutte le finestre delle case saranno illuminate con le tipiche luci natalizie. Il buio novembre sta finendo...

martedì 23 novembre 2010

EVS tour

In queste 2 settimane Kumulus, l'ente di accoglienza che mi ospita, sta facendo un tour nelle scuole di Kalmar län per far conoscere agli studenti l'EVS, e a noi volontari a turno ci viene chiesto di partecipare a questi incontri.
Lo scorso lunedì ho partecipato in una scuola di Hösgby, mentre ieri in una scuola di Nybro.
Il primo incontro è stato poco interessante, poche domande da parte degli studenti che non sembravano molto interessati a partecipare ad un progetto di volontariato all'estero. L'incontro di ieri invece è andato molto bene, forse anche perchè avevamo davanti ragazzi che studiano in una scuola che in Italia potremmo catalogare in "turistico-alberghiera" e quindi molto propensi ad andare a fare un esperienza all'estero.
Dopo la presentazione fatta dalla responsabile dell'ente di accoglienza i ragazzi si sono fermati a chiacchierare con me e l'altra volontaria presente e a farci domande, come ad esempio quanti soldi ti danno, come spendiamo il tempo libero, in cosa consiste il nostro progetto, e altre curiosità.
Devo dire che partecipare a questi incontri non è per nulla pesante almeno per me. Ad esempio ieri la presentazione è durata circa un ora, poi fika di mezzora, un paio d'ore nell'atrio della scuola a chiacchierare con chi si fermava incuriosito dai manifesti che vedeva e per finire pranzo nella mensa scolastica a base di pasta al forno, devo dire molto buona.
L'unico inconveniente è che ho saputo di questo incontro domenica notte circa all'1, ma non per mancanza di organizzazione da parte dell'ente di accoglienza ma a causa mia; domenica dopo pranzo ho messo il cellulare a ricaricare e me ne sono dimenticato per tutto il giorno, prima d'andare a letto mi sono accorto che avevo ricevuto un messaggio alle 4 del pomeriggio in cui mi chiedevano se potevo partecipare all'incontro il giorno successivo, e l'appuntamento era alle 7:40 negli uffici dell'ente di accoglienza. Significava sveglia alle 6:30... Dopo aver imprecato in italiano, inglese, svedese e dialetto bresciano me ne sono andato a letto, il giorno dopo con poco più di 5 ore di sonno alle spalle è stata abbastanza una levataccia...

giovedì 18 novembre 2010

Superstizioni

Oggi durante il corso di svedese abbiamo parlato di superstizioni, per vedere le differenze tra i vari Paesi.
Tutto è nato perchè l'insegnate aveva le chiavi appoggiate sul tavolo e ha detto che in Svezia per superstizione questo non porta bene, le chiavi devi tenerle in tasca, e ci ha chiesto se anche all'estero è così. Questo è stato il pretesto per cercare di chiacchierare in svedese parlando delle superstizioni (skrock in svedese) che ci sono in ogni Paese.
Con uno svedese molto limitato e aiutandoci con l'inglese ne è uscito che i gatti neri non se la passano bene, ovunque quando attraversano la strada è un brutto segno, stessa cosa per quando ci si siede in 13 attorno ad un tavolo per mangiare.
Ma sono uscite anche altre strane superstizioni, in Turchia, così come in Spagna, è scosigliato tagliarsi le unghie la sera, in Spagna addirittura è consigliato tagliarsi le unghie sono nei giorni in cui non compare una R nel nome, per esempio lunes, ma non in maRtes.
Solo in Italia aprire l'ombrello in casa porta sfortuna, così come solo da noi il giorno sfortunato è il venerdì 17, negli altri Paesi è venerdì 13.
Sempre in Turchia la soglia di casa è considerata la dimora del diavolo e nessuno ci si ferma.
In Francia porta miseria tenere il pane al contrario in tavola, e come negli altri paesi latini, porta sfortuna rovesciare il sale.
Rompere uno specchio porterà ovunque sette anni di sfighe, ma se andate in Kenia non cantate all'aperto quando è buio, porta male (secondo me porta botte da chi sta dormendo e si sveglia perchè tu canti in strada)
In alcuni paesi poi non provate a regalare sciarpe o fazzoletti, vi vedrete dare una moneta da chi riceverà il regalo. Regalare sciarpe o fazzoletti porteranno lacrime a chi li riceverà, quindi dandovi una moneta sembrerà che l'abbia acquistato.
In alcuni paesi se ti dimentichi qualcosa in casa è un brutto presagio e se rientri per prenderlo, prima di uscire devi guardarti allo specchio per scacciare questo presagio.
In Svezia se ti prude la mano destra riceverai buone notizie, al contrario ne riceverai di cattive se ti prude la mano sinistra.
Ci siamo divertiti e cercato di migliorare lo svedese parlando di queste stupide abitudini che molte volte hanno origine nel passato, come quella di non tagliarsi le unghie la sera è dovuto al fatto che quando non c'era la corrente elettrica in casa se provavi a tagliarti le unghie, rischiavi di tagliarti un dito!
E' proprio vero... Paese che vai... Usanze che trovi... :)

domenica 14 novembre 2010

Kulturnatt

Venerdì c'è stata la Kulturnatt ad Oskarshamn un paese ad un ora di macchina da Kalmar.
Il nome è in svedese ma è facile capire, la notte della cultura, e noi come volonari SVE abbiamo partecipato per promuovere questo tipo di progetto con i ragazzi svedesi.
Avevamo un'area in un centro giovanile con una parete con appese le bandiere e dei poster preparati da noi volontari sui Paesi d'origine. In più con un pc collegato ad un proiettore, trasmettavamo su un muro le presentazioni power point che ogni volontario aveva fatto per far conoscere il proprio Paese.


La Kulturnatt interessava tutto Oskarshamn e prima dell'apertura del centro dove presentavamo lo SVE, siamo andati a vedere in un teatro il concerto dei ragazzi che frequentano il gymnasium (il nostro liceo). La cosa interessante è che qui da quel che ho capito studiano musica, teatro e altre materie "artistiche" anche al liceo. Il concerto è stato molto piacevole, erano circa 60 ragazzi, hanno cantato alcune canzoni in gruppo, e alcuni ragazzi si sono esibiti come solisti suonando chi la chitarra, chi le tastiere, altri il flauto a traverso o il violino. Il concerto è durato circa un ora, dopodichè siamo tornati al centro, anche qui c'erano gruppi di ragazzi che ballavano o cantavano, e anche noi volontari ci siamo esibiti in una canzone, tutti assieme, mentre ci gustavamo uno strudel di mele preparato da Eva, la volontaria austriaca e un dolce turco da un nome impronunciabile (era buono, mi basta sapere quello :)) preparato da Damla. La serata è andata bene, hanno partecipato circa 300 persone.

Il centro ha chiuso alle 22, e per noi volontari la festa è proseguita in un locale dove si esibivano gruppi rock locali, fino alle 2 di notte. Poi tutti a casa di Chris, il ragazzo francese che svolge il suo progetto proprio ad Oskarshamn, dove abbiamo continuato la festa fino al mattino :)

martedì 9 novembre 2010

Nuovo corso di svedese

Oggi ho iniziato un nuovo corso di svedese che andrà ad affiancarsi al corso che sto seguendo presso la Folkuniversitet e che ho iniziato a fine settembre.
Diciamo che il primo corso che finirà ad inizio dicembre mi è utile per iniziare a muovermi in questa nuova lingua e capire un po' le regole grammaticali ma poco altro, essendo un corso di solo 3 ore a settimana e tenuto in inglese.
Una decina di giorni fa però ho ricevuto la lettera di convocazione per l'inizio del corso di svedese organizzato dal comune, come è prassi qui in Svezia infatti tutti gli immigrati hanno diritto ad un corso completamente gratuito di lingua chiamato SFI (Svenskundervisning för invandrare, in poche parole, svedese per immigrati).
L'unica pecca è che la lettera di convocazione è totalmente scritta in svedese, e per uno che è convocato per fare un corso di svedese non mi sembra una cosa molto intelligente.
Essendo scritta in svedese infatti, non ho capito tutto quello che c'era scritto, oggi non iniziava il vero e proprio SFI ma un corso, sempre organizzato dal comune, in preparazione al vero SFI, il quale inizio credo avverrà nel nuovo anno.
Il corso sarà di 8 ore alla settimana, diviso in 3 giorni, 7 ore verranno fatte in aula e 1 ora in aula informatica per iniziare ad usare anche semplici programmi come Word o Excel nella versione svedese, e vi posso garantire che non è per nulla scontato.
Regola del corso? Si parla esclusivamente svedese, l'inglese o qualsiasi altra lingua sono vietate, e credo che questo sia l'unico modo per imparare veramente una nuova lingua.
Questa regola è talmente rigida che anche alla reception e in segreteria parlano esclusivamente svedese.
Chissà le prime lezioni che casino e quanti errori che voleranno in classe, ci sarà da divertirsi sicuramente. :)

sabato 6 novembre 2010

Costo e qualità della vita

In questo post farò molti paragoni tra Svezia e Italia, se vi può dar fastidio leggere certe cose vi consiglio già ora di non continuare :). Parlerò della mia esperienza, il che non vuol dire che ovunque sia così.
Ieri parlando al lavoro è uscito l'argomento stipendio, facendo un paragone con l'Italia, per lo stesso lavoro qui lo stipendio è il 70% più alto. Questa cosa non vale per tutte le categorie e per tutti i lavori ovviamente, ma diciamo che la forbice tra chi prende uno stipendio molto alto e chi uno stipendio normale è abbastanza ristretta rispetto all'Italia, dove un dirigente o un medico prendono normalmente stipendi molto molto più alti rispetto ad impiegati ed insegnanti ad esempio.
L'orario di lavoro è rispettato, nessuno di chiede di fare ore extra non pagate, e chi lavora in ufficio normalmente finisce alle 17.
2 giorni fa, quando sono arrivato al centro dove svolgo il mio progetto, erano tutti in riunione per scrivere una lettera di protesta al loro capo per organizzare in maniera diversa gli orari. Da noi, specialmente la mia generazione, non può alzare la voce, perchè lavora con contratti a termine o comunque senza alcun diritto.
La prima cose che però uno può pensare è che lo stipendio è alto, ma la vita costa anche di più. Siamo proprio così sicuri?
Gli alimenti sono un po' più costosi, ma dipende anche da cosa si acquista, se si compra pasta Barilla o altri prodotti italiani, è ovvio che essendo prodotti d'importazione costino un po' di più, ma non costano cifre folli.
Non è indispensabile avere l'automobile per vivere, è possibile raggiungere tutti gli angoli della città in bicicletta, senza percorrere le strade con il traffico di automobili, oppure è possibile usare i mezzi pubblici (anche se gli autobus di Kalmar secondo me non sono efficientissimi, ne parlerò in un altro post). L'automobile è comunque una comodità, e il carburante costa circa 1.3€/litro, più o meno il prezzo italiano. Al lavoro c'è una persona che ogni giorno si fa 2 ore di macchina per venire a Kalmar e tornare a casa la sera, lo stato gli rimborsa qualcosa per il viaggio.
Se ti vuoi muovere in treno, non hai l'incognita ritardo (anche se a volte in inverno a causa della neve e del ghiaccio può succedere). Si possono acquistare i biglietti dal sito internet delle ferrovie, il biglietto ti arriva tramite sms che mostrerai al controllore. Se acquisti il biglietto in anticipo costa molto meno, il sistema è simile a quello della prenotazione dei biglietti aerei, prima prenoti, meno paghi. Gli under 25 e gli over 65 hanno forti sconti, gli studenti hanno il 30% di sconto.
Un biglietto Kalmar - Copenaghen (più o meno la stessa distanza che c'è tra Milano e Firenze) costa dai 15 ai 20€. Un biglietto Kalmar - Emmaboda dai 4 ai 7€, Kalmar e Emmaboda distano più o meno come Brescia e Cremona in Italia, dove il biglietto costa poco più di 4€, ma la differenza è che in Italia per percorrere 60Km il treno ci mette un ora (salvo ritardi) qui 30minuti.
L'istruzione è gratuita, o se a pagamento costa molto ma molto meno rispetto all'Italia.
Per studiare al Politecnico di Milano pagavo 1.200€ all'anno solo di tasse di iscrizione, e per fortuna che è un università pubblica. Gli studenti universitari ricevono prestiti super agevolati e possono andare a vivere da soli senza pesare sulle spalle delle famiglie.
I ragazzi fino a 18 anni non pagano il dentista, e anche i prezzi per gli adulti non sono assurdi come in Italia.
Avere un figlio qui non è una spesa enorme, lo stato da agevolazioni, il tasso di natalità è più alto rispetto all'Italia, non si diventa genitori dopo i 30 anni e le famiglie hanno più di un figlio.
Cosa costa carissimo qui? Gli alcolici, sono super tassati, forse anche per disincentivare l'uso (già bevono come spugne, mi immagino quanto berrebbero se ci fossero prezzi più bassi).
Ok questo post è di parte, forse sono io che sbaglio e vedo tutto bianco qui e tutto nero in Italia, ma invito tutti a provare di persona, per poi poter fare un paragone.
Qui l'inverno è lungo e buio, la gente non si diverte come nel sud dell'europa e non si mangia come in Italia, ma dopotutto sto bene anche qui :)

mercoledì 3 novembre 2010

Tiramisù

E' un po' che volevo prepararlo, e finalmente, dopo aver trovato tutti gli ingredienti e dopo essermi procurato una moka ieri ho potuto preparare il dolce tipico italiano del quale all'estero ne vanno matti.
Ho duvuto procurarmi una moka anche se in casa ho la macchina per fare il caffè svedese, ma chiamarlo caffè per noi italiani è difficile, ne bevono a tazze, altro che caffè espresso, e per me più che caffè è una bevanda calda ottima da sorseggiare per scaldarsi in queste giornate fredde.
Quindi la settimana scorsa in missione all'IKEA alla ricerca della caffettiera, cosa non si trova all'IKEA? E infatti non ha deluso nemmeno stavolta.
Il tiramisù l'ho portato al lavoro oggi e ce lo siamo mangiati durante la fika del pomeriggio.
Ho dovuto anche discutere con un collega perchè lui sosteneva che il tiramisù è un dolce tipico francese, perchè secondo lui contiene cognac, alla fine son riuscito a convincerlo (forse) che non contiene alcool e che è un dolce italianissimo.
E' stato molto apprezzato, era la prima volta che provavo a farlo e mi è uscito bene, ieri per scrupolo avevo provato ad assaggiarne una porzione che avevo avanzato nella preparazione, per essere sicuro che fosse mangiabile. :)
Non solo il tiramisù è apprezzato all'estero, di cibi italiani ne son pieni i supermercati, è una delle poche cose del quale gli italiani vanno fieri all'estero, di molte altre cose c'è poco da vantarsi...

martedì 2 novembre 2010

La partita

Domenica sono stato per la prima volta allo stadio qui in Svezia per vedere Kalmar - Häcken due squadre che militano nell'Allsvenskan (la serie A svedese) e navigano a metà classifica, anche se il Kalmar due anni fa ha vinto il campionato
Giudizio sulla partita? Calcio che in Italia forse vedi in serie C2, ma comunque mi sono divertito.
La partita era un evento speciale, ultima giornata in casa per il campionato 2010 e ultima partita al Fredriksskans il vecchio stadio cittadino, a marzo infatti in occasione dell'inizio del nuovo campionato le partite in casa si disputeranno in un nuovo stadio ancora in costruzione e molto più moderno.
Il Fredriksskans è in una posizione molto bella in città, in centro, attaccato all'università e al mare, tanto attaccato al mare che se la palla esce (e non è difficile visto la qualità dei giocatori svedesi) devono andare a pescarla. Essendo in centro la gente va allo stadio a piedi o in bicicletta. Ma essendo vecchio ha anche alcune scomodità la più grande secondo me il fatto che la copertura delle tribune è fatta in modo tale che i pali di sostegno siano davanti al pubblico, stile stadio di Vicenza per chi conosce un po' il calcio italiano.
Il nuovo stadio sarà un po' fuori città, ma sempre raggiungibile in bicicletta grazie alle piste ciclabili e sarà uno stadio moderno, stile inglese ma abbastanza piccolo. Non serve qui avere stadi da 30 o 40 mila spettatori, il calcio è poco seguito, il vero sport nazionale è l'hockey su ghiaccio.
La partita tra Kalmar e Häcken però, visto l'evento, era abbastanza sentita, ho dovuto addirittura prendere il biglietto in prevendita 10 giorni prima, ma non per paura di non trovarne il giorno della partita, per essere sicuro di avere un posto in tribuna.
Costo del biglietto? 200corone, circa 20€, abbastanza economico vista la posizione, ma ci sono anche biglietti da 40corone, dietro le porte in piedi :).
Per tutta la giornata c'è stata una festa, prima della partita vera, partita con i giocatori storici del Kalmar e festa per le famiglie mentre nel post partita fuochi d'artificio per salutare il vecchio stadio. E' la prima volta che vedo i fuochi d'artificio alle 5 del pomeriggio, ma l'effetto è stato ottimo perchè alle 4:30 qui inizia a far buio e alle 5 è già notte.
Per chi mi chiede, ci sono i tornelli? C'è la tessera del tifoso? e altre cose in paragone con l'italia, rispondo che non esiste la tessera del tifoso, i tornelli ci sono, non c'è polizia e non viene fatta la perquisizione all'ingresso.
Diciamo che la partita è vissuta come una festa.
Ora a marzo riprenderà il campionato, speriamo che dopo aver trovato il biglietto per l'ultima partita nel Fredriksskans, di trovare anche il biglietto per l'inaugurazione nel Guldfågeln Arena il nuovo stadio!

venerdì 29 ottobre 2010

Connazionali

E' strano incontrare connazionali all'estero, persone sconosciute che in Italia molto probabilmente non avresti mai conosciuto, ma all'estero ti ritrovi a chiacchierare delle proprie esperienze, del perchè siamo a Kalmar in questo momento.
L'incontro è avvenuto un po' casualmente, lo scorso fine settimana stavo cercando in internet informazioni sul corso di svedese per immigrati a Kalmar, e scrivendo SFI Kalmar in google, uno dei risultati usciti era un post di un blog chiamato "Da Kalmar con furore".
Subito incuriosito sono andato a sbirciare un po' il blog, e ho visto che nessuno commentava più nulla da luglio, forse sono italiani come me, di passaggio in questa città ho pensato, ma provo lo stesso a mandare un' e-mail.
Il giorno dopo ricevo una mail di risposta da Paola, e mi dice che lei e la sua famiglia sono a Kalmar da più di 2 anni e se mi va possiamo incontrarci in settimana per bere qualcosa.
Non ci posso credere, non sono l'unico italiano in questa piccola città, come rifiutare la possibilità di conoscere connazionali?
Ok, appuntamento per oggi alle 18:00 in piazza della chiesa e poi aperitivo o drink dopo cena, dipende se la pensiamo alla sud europea o alla svedese.
Ho passato un oretta davvero piacevole, io, Alessandro e Paola, due italiani arrivati in Svezia nell'estate di 2 anni fa, con il loro bimbo che ora ha 3 anni, abbiam parlato delle cose positive trovate in questa città e in questo Stato e anche delle cose negative (perchè ce ne sono anche qui), delle mie prime impressioni visto che sono arrivato da poco, della difficoltà comune dell'imparare lo svedese.
Ci siamo lasciati dicendoci che ci sentiremo ancora, dopotutto è piacevole chiacchierare nella propria lingua madre con persone che arrivando in un Paese straniero hanno vissuto più o meno le stesse esperienze che sto vivendo io in questo periodo.

giovedì 28 ottobre 2010

Al fuoco!

Oggi nel tardo pomeriggio al lavoro è scattato l'allarme anti-incendio.
E' la prima volta che mi capita una cosa del genere, e ti rendi conto di quanto sono importanti le prove di evaquazione che ti fanno fare ad esempio a scuola ma che nessuno se ne interessa veramente.
Quando facevo le superiori e c'era la prova di evaquazione simulando un emergenza, c'era gente che cantava, altri che si fermavano fumarsi una sigaretta.
Qui è tutto organizzato. Uno al lavoro è il "leader" dell'evaquazione, a scadenze precise gli viene fatto un corso di aggiornamento per rinfrescargli le nozioni base.
Quando è scattato l'allarme avevamo 90 secondi per abbandonare l'edificio, nessuno si è preoccupato di salvare quello che stava facendo al pc (se l'edificio brucia e salvi il file sul computer che te ne fai?), abbiamo preso la giacca e in molto meno di 90 secondi eravamo fuori.
Tutti sapevano cosa fare, nella palestra della scuola c'erano dei ragazzini che stavano facendo allenamento di boxe, all'uscita sapevano che il punto di raccolta essendo già buio era nel piazzale supermercato che c'è vicino al centro dove lavoro, mentre di giorno il punto di raccolta è nel campo da calcio della scuola.
E' stato un falso allarme, sembra che l'allarme sia scattato a causa del fumo di alcune candele che avevano acceso in una stanza, qui da quello che ho capito è abbastanza normale accendere candele un po' ovunque, ma questa volta credo che abbiano esagerato! :)

domenica 24 ottobre 2010

Mauritius

Ieri sono stato alle Mauritius. Si proprio alle Mauritius, le isole che si trovano nell'oceano Indiano.. :).
Anzi più io ad essere andato alle Mauritius, sono loro che sono venute in Svezia.
No, non mi sono trasformato nel nuovo Maometto.
Ok adesso spiego. :)
Ieri noi volontari di Kalmar abbiamo passato la giornata ad Emmaboda, un paesino a 60 km da Kalmar, dove vive Viktoria, una volontaria SVE ungherese.
Visto che d'inverno non è molto piacevole starsene in giro tutto il giorno, al pomeriggio siamo andati in un centro comunale dove è possibile giocare a biliardo, utilizzare internet, e altre attività gratuite.
Ad un certo punto ci hanno invitato ad andare a visitare una stanza. Curiosi abbiamo seguito uno dei responsabili del centro e quando ha aperto la porta, con sorpresa ci siamo trovati davanti una stanza con sulle pareti disegnato un paesaggio di un isola esotica e in terra sabbia.
Il responsabile ci ha chiesto se volevamo andare alla Mauritius, a Bali o a Miami, ha selezionato la destinazione con un piccolo computer appeso alla parete e magicamente si sono accese delle lampade che riproducevano la temperatura e l'intensità di luce della meta scelta.
In più dei bocchettoni sul soffitto che soffiano aria calda proprio come se fosse la brezza del mare, ed un impianto audio che riproduce il rumore delle onde della località scelta mi ha fatto immaginare di essere per un po' in vacanza.
Subito ci siamo spaparanzati al "sole", ma dopo 5 minuti abbiamo abbandonato, non avevamo il costume e i vestiti usati per l'inverno svedese non sono molto adatti per la spiaggia delle Mauritius.. :).



Questa stanza è utilizzata dagli svedesi durante il lungo inverno scandinavo, guardando il sito internet si legge che la luce riprodotta fa aumentare la vitamina D, combatte lo stress e la depressione.

Il costo di un ora di Mauritius? Se vivi a Emmaboda 50corone (poco più di 5€), se non vivi ad Emmaboda 150, se lavori nella struttura non paghi nulla. Noi volontari siamo considerati come chi lavora nel centro e abbiamo l'ingresso gratuito.

Sicuramente sfrutterò questa stanza "magica" durante i mesi bui e freddi dell'inverno svedese che ormai è alle porte, magari cambiando località, ieri Mauritius, la prossima volta magari me ne vado a Miami per un oretta... :)

sabato 23 ottobre 2010

Arrivar training

Come avevo scritto in questo post vi descriverò le attività fatta durante l'arrival training, i quattro giorni trascorsi a Stoccolma assieme ad altri 20 ragazzi appena arrivati in Svezia.
Settimana molto utile, perchè ti permette di conoscere meglio il Paese che ti ospita e ti da la possibilità di conoscere altri ragazzi che stanno vivendo la tua stessa esperienza.
Il corso dura 4 giorni, da martedì a venerdì e si svolge nel seguente modo:
Martedì: alla mattina non sono previste attività, ma solo l'arrivo di tutti i volontari a Stoccolma, io sono arrivato al lunedì a causa delle 6 ore di viaggio che ci sono da Kalmar a Stoccolma e con me altri 5 volontari, 3 da Kalmar e 2 da Malmö. Al pomeriggio attività di team building all'aperto, quindi attività in cui serviva la cooperazione di tutti per arrivare all'obiettivo nel tempo fissato (tra tutte le attività svolte una è stata veramente noiosa, tutti bendati in un prato dovevamo trovare una corda e riuscire a fare un quadrato con 5 persone per lato, l'esercizio è durato 30 minuti, ma mi sono sembrate 2 ore :)).
Nella foto uno degli esercizi fatti:



Mercoledì: al mattino lezione in aula sulla Svezia e gli svedesi e il pomeriggio incontro all'Office of the National Board for youth affairs nel centro di Stoccolma, dove ci sono stati spiegati i diritti e i doveri del volontario SVE, e altre cose burocratiche. Cose già spiegate dall'ente di invio prima della partenza ma che comunque non fanno mai male risentire. Il resto della giornata libera a Stoccolma, con un solo compito, osservare le abitudini degli svedesi.
Giovedì: al mattino in aula per discute delle abitudini degli svedesi osservate il giorno prima in giro per la città e discutere le differenze notate con le abitudini del proprio Paese d'origine, al pomeriggio l'attività più divertente di tutto il seminario: CLIMBING. A più di 10 metri d'altezza, comunque legato e messo in sicurezza, c'era da compiere un percorso tra alcuni alberi, camminando su una fune, camminando su un tronco e come ultima prova lanciarsi nel vuoto. Nella foto potete vedere appeso come un salame nel mio best moment :).



Venerdì: al mattino ultima lezione in aula su cosa significa fare lo SVE in Svezia e dopo pranzo ancora una visita in centro, per poi darsi l'arrivederci al nuovo anno, quando verremo richiamati tutti per il seminario di metà progetto, chissà se ancora con lo stesso gruppo o con altri volontari..

mercoledì 20 ottobre 2010

Sicurezza

Con questo post voglio raccontare l'avventura successa a Julia, una ragazza tedesca anche lei volontaria SVE.
Julia svolge il suo progetto in un paesino in mezzo alla foresta a 90 km da Kalmar, ma lo scorso weekend è rimasta in città a dormire per trascorrere il fine settimana con tutti gli altri ragazzi.
Domenica mattina, si accorge di non aver più il portafogli, o l'ha perso in autobus o gliel'hanno rubato, sicuramente quando è salita sull'autobus l'aveva ancora perchè ha pagato il biglietto.
Appena se ne accorge e abbastanza disperata, soprattuto per i documenti (immagino che casino chiedere un duplicato della carta d'identità e della patente dalla Svezia), telefona alla società che gestisce il trasporto pubblico cittadino.
Ma è domenica, e nessuno lavora, una voce registrata gli dice di richiamare il giorno dopo. Il lunedì mattina chiama, gli viene detto che non è stato ritrovato nulla, ma di riprovare alla sera, perchè magari, facendo le pulizie degli autobus potrebbe essere ritrovato.
Al martedì mattina richiama e gli viene data la notizia che il portafogli è stato ritrovato, ora si trova all'ufficio oggetti smarriti, con tutti i documenti e ancora i soldi.
Lei domenica aveva già provveduto a fare una delega ad un altra ragazza che vive qui a Kalmar, per far in modo che potesse andare a ritirarlo in caso di ritrovamento, ma non è necessario, il portafogli gli verrà spedito via posta.
Ok forse è un caso isolato, ma leggete anche questa notizia del corriere della sera che ho trovato su questo blog: 63°49'LatitudineNord di un italiana in Svezia. Non voglio dire che il ladro è un santo perchè comunque il pc l'ha rubato, ma almeno è stato gentile :).
Ok sto generalizzando, non tutti gli svedesi sono onesti, è vero, ma sfido chiunque di voi a dimenticare il portafogli il sabato notte su un autobus in qualsiasi città italiana o su un treno e vedere se lo ritrovate. E non dite che il problema è che in Italia c'è pieno di immigrati che rubano perchè qua ce ne sono molti di più in percentuale rispetto all'Italia...
La cosa che mi piace della Svezia è che puoi andare in giro a qualsiasi ora del giorno e non devi aver paura, in Italia quando mi trovavo in posti super affollati come autobus o metropolitana tenevo il portafogli nelle tasche davanti dei jeans, qui non mi viene nemmeno in mente che potrebbero rubarmelo. Oppure alla sera quando esco dal lavoro c'è già buio percorro in bicicletta circa 10 minuti di pista ciclabile in mezzo alla foresta, la prima sera ho chiesto se era sicuro perchè non mi fidavo molto, ma poi ho visto che anche altre persone la usano e addirittura non è raro incontrare ragazze da sole che camminano o vanno in bicicletta.
Pensare che in Italia le ragazze alla sera molte volte devono aver paura ad arrivare al parcheggio dove hanno posteggiato la macchina mi fa dire che qui in fatto di sicurezza siano un secolo avanti eppure non mi sembra che abbiano messo un militare a fianco di ogni bella ragazza...

lunedì 18 ottobre 2010

Festa in casa

Sabato sera ho partecipato con tutti gli altri ragazzi ad una festa a casa di una collega del mio coinquilino.
Più che festa possiamo chiamarla pre-festa visto che l'inizio era fissato per le 7, orario in cui in Italia la gente si ritrova per l'aperitivo, mentre in Svezia visto che la gente cena anche alle 5 (l'ora della merenda!!!) non è strano che si ritrovi al pub per la serata anche alle 18.
Ovviamente per noi siamo cenare alle 5 è impensabile e siamo arrivati alla festa dopo le 9. Era una tipica festa svedese, all'ingresso ci si doveva togliere le scarpe (qui si tolgono le scarpe anche quando entrano in ufficio) e la gente beveva le cose che si era portata da casa.
Non so perchè, forse perchè gli alcolici in Svezia sono molto costosi e visto la quantità di alcol che ingurgitano in una sera se uno organizza una festa deve fare un mutuo per pagare birre e vino, ma mi sembra una cosa troppo strana.
Sarebbe come se io invitassi a cena una persona e lei se ne arriva già con la sua porzione di risotto da casa, mentre io mangio le mie cose.
Da quello che ho capito qui questo tipo di feste sono molto abituali, alle 11 i vichinghi abbandonano la casa della festa già mezzi pieni e vanno in pub o discoteche per continuare la serata, bevendo molto meno, visti i prezzi che girano.
Alle 2 però tutti a casa, tutti i locali, che siano discoteche, pub o semplici bar, chiudono tassativamente, e non ritardano, alle 2 tutti fuori.
La cosa che mi ha colpito di quando sono uscito dalla festa (o pre-festa) sono i "raccoglitori" di lattine, infatti visto che quando compri una bottiglia o una qualsiasi lattina che sia di Coca-Cola, acqua o birra, paghi una cauzione che va da 50 öre a 2 corone che ti viene restituita se riporti il vuoto (ci sono delle macchine automatiche in tutti i supermercati dove inserisci le lattine e le bottiglie e ti viene fatto uno sconto sulla spesa) ci sono delle persone, credo senzatetto, ma non ci giurerei, che il sabato notte girano per la città muniti di borsa e raccolgono tutte le lattine lasciate in giro dalla gente. Il fatto di pagare la cauzione è una bella idea, di bottiglie o lattine vuote in giro non se ne vedono perchè la gente è incentivata a riportarle al supermercato favorendo così il riciclo, e se anche ci fossero in giro ci sono questi "spazzini" notturni che puliscono.
La temperatura alle 2 era -3... Troppo bassa per uno del sud Europa, dovrò andare a comprare qualche vestito svedese, è impossibile che non abbiamo trucchi per non sentire il freddo

giovedì 14 ottobre 2010

Amici in visita

In quest'ultima settimana ho avuto la prima visita di amici italiani da quando sono in Svezia.
Come ho scritto nell'ultimo post, li ho attesi all'aeroporto di Stoccolma venerdì notte, poi con una Ford Mondeo grigia noleggiata abbiamo raggiunto Kalmar sabato mattina (alle 3 del mattino entravamo in casa).
E' stata una settimana molto piacevole, nonostante nel 2010 grazie a facebook, skype e altri aggeggi tecnologici le distanze sembrano meno ampie di quello che sono in realtà, è stato bello trascorrere alcuni giorni in compagnia di alcuni amici, parlare italiano, ridere e scherzare con persone che si conoscono da una vita.
Settimana abbastanza intensa, domenica visita sull'isola di Öland, lunedì Kalmar, martedi visita a Karlskrona (solo per gli amici, io avevo un incontro con tutti gli altri volontari) e mercoledì visita alla città di Växjö.
Mercoledì avrei dovuto lavorare ma il mio tutor mi ha lasciato il giorno libero per poter stare con gli amici, dicendomi che recupererò le ore perse nelle prossime settimane. Grande idea :).
Ora aspetto commenti dagli amici che sono stati qui in visita, come vi è sembrata la Svezia? Tralasciando la noia che regna sovrana per tutta la domenica.
Vi aspetto ancora in visita, ma in estate, quando il clima sarà sicuramente più mite e gli svedesi saranno usciti dal letargo del lungo inverno :)
Ovviamente aspetto anche chiunque altro voglia venire a visitare la Svezia..

venerdì 8 ottobre 2010

Settimana a Stoccolma

Dopo una settimana ritrovo il tempo per aggiornare il blog. Quest'ultima settimana infatti l'ho trascorsa a Stoccolma, più precisamente a Lidingö per l'arrivar training, un seminario di 4 giorni, da martedì a venerdì, a cui vengono invitati tutti i volontari SVE arrivati da poco in Svezia. Per me in totale l'esperienza è durata 5 giorni, perchè visto che il viaggio Kalmar - Stoccolma è di ben 6 ore in pullman, ho viaggiato lunedì.
Seminario molto interessante, dedicherò un post per descrivere le attività che abbiamo fatto, e che m'ha dato la possibilità di conoscere altri ragazzi e ragazze e confrontare la mia esperienza di questo primo mese, con le loro.
Della mia associazione di Kalmar eravamo in 4, anche se in totale a Kalmar e nei paesi vicini siamo arrivati in 11, ma giustamente non invitano tutti i volontari della stessa città nella stessa settimana, perchè ci si conoscerebbe già, quindi 4 l'hanno fatto due settimane fa, 4 in questa e 3 tra due settimane.

In totale eravamo in 20 e il gruppo era così composto:
- 3 partecipanti dalla Germania;
- 2 dall'Italia;
- 2 dalla Serbia;
- 2 dalla Spagna;
- 2 dalla Turchia;
- 1 dall'Austria;
- 1 dall'Estonia;
- 1 dalla Francia;
- 1 dall'Inghilterra;
- 1 dal Kirghizistan;
- 1 dalla Lituania;
- 1 dal Portogallo;
- 1 dalla Russia;
- 1 dall'Ungheria;

Il seminario si svolge in una specie di college, composto da hotel, aule, ristorante, sale relax, sala IT, libreria ed è immerso ovviamente nella natura svedese.

Gli incontri duravano dalle 8:30 alle 11:30 e dalle 13:00 alle 16:30, (con la classica pausa fika (chi non sa cos'è non pensi subito male, vi spiegherò :D) di 20/25 minuti circa a metà mattina e a metà pomeriggio, una vera instituzione in Svezia)

Dalle 18:00 in poi eravamo liberi e ne abbiamo approfittato per visitare Stoccolma, visto che Lidingö dista solo 20 minuti circa tra autobus e metropolita, e devo dire che per la seconda volta ho avuto la conferma che Stoccolma è una città fantastica.

Questo tipo di seminario lo faremo anche a metà del nostro progetto, quindi a marzo circa verremo "convocati" per il middle training.

Ora infine sono in aeroporto, ad aspettare 3 amici italiani che rimarranno in Svezia fino al prossimo giovedì, ragazzi ne vedremo delle belle :D :D

domenica 3 ottobre 2010

Skördefest

Oggi ho partecipato alla Skördefest che è una festa che si tiene tutti gli anni sull'isola Öland, l'isola di fronte a Kalmar.
Letteralmente significa festa del raccolto, e viene fatta all'inizio di ottobre appunto quando ormai la stagione estiva è finita, e con essa anche il lavoro nei campi.
E' una festa che interessa tutte le cittadine dell'isola e che dura 4 giorni.
Il simbolo della festa è la zucca, e in ogni angolo si possono trovare balle di fieno con in cima in zucca per ricordare la festa. Le zucche sono anche in vendita, se ne possono trovare di ogni tipo e forma, dalle classiche zucche di Halloween, alle zucche decorative dalle forme più strane.
Ma l'intera isola è tappezzata di bancarella che vendono di tutto, e sembra che qui siano già entrati nel clima natalizio visti gli oggetti in vendita, anche se mancano più di 2 mesi.
Sparsi qua e la si potevano trovare anche dei punti che offrivano il glögg, un vino caldo con le spezie, molto simile al nostro vin brulè, che da quello che m'hanno detto dovrebbe essere anche qui una specialità natalizia, ma già lo bevono ad inizio ottobre...
In un altro paesino c'era un raduno di Harley Davidson, in un altro un raduno di macchine d'epoca.
Festa molto carina, nei quattro giorni sono state fatte visite guidate al castello, fuochi d'artificio e moltissime altre attività di intrattenimento.
Siamo andati sull'isola assieme a Robert il tutor del mio coinquilino, e a fine giornata c'ha portati nel punto più a sud dell'isola (che come lunghezza totale è più di 100 km). Un posto fantastico, dove in inverno vivono solo i pescatori, riparati in piccole casette rosse in legno, mentre d'estate è preso d'assalto dai turisti.
Se infatti d'inverno si possono contare poche migliaia d'abitanti in tutta l'isola, d'estate svedesi, danesi, tedeschi e norvegesi affollano tutte le spiagge e i negozi presenti. E' anche la meta turistica della famiglia reale svedese, e Robert ha raccontato che quando le principesse svedesi facevano le vacanze ad Öland, alla sera se ne andavano in discoteca, ma senza guardie del corpo e auto scortate, ma da sole e in bicicletta, come persone normali, così poteva capitare di ritrovarti a ballare con la principessa Vittoria, l'erede al trono del regno di Svezia, come se fosse una semplice studentessa in vacanza.
Ora mi chiedo, ma i nostri politici, sapranno andare in bicicletta?

martedì 28 settembre 2010

Corso di Svedese

Ieri ho iniziato il corso di svedese, corso intensivo per studenti, livello A1, 2 lezioni a settimana per 10 settimane, e così finalmente tra poco inizierò a capirci qualcosa di questa lingua tanto sconosciuta.
Il corso si tiene presso un istituto privato che ha sede su un isola qui nella città di Kalmar ed è diverso dal corso SFI (Swedish for immigrants) che è gratuito e organizzato da enti pubblici.
L'SFI partirà tra un po' di settimane e così il mio ente di accoglienza ha deciso di iscrivermi ad un altro corso, per avere almeno un infarinatura dello svedese, e molto probabilmente farò anche l'SFI nel nuovo anno.
L'aula è composta da 8 studenti, 7 ragazzi che partecipano anche loro come me al progetto SVE, e un ragazzo di Dubai, ingegnere elettrico, appena arrivato in Svezia per lavoro ma che pure lui non conosce la lingua.
La classe come si poteva immaginare è internazionale, e per fortuna che ci sono due ragazze, una francese e una spagnola che hanno gli stessi problemi di noi italiani a fare i suoni tanto strani delle lingue nordiche.
I ragazzi che invece sono madrelingua tedeschi sono più facilitati a detta anche dell'insegnante.
L'insegnante è una signora di 65 anni molto gentile, tant'è che ci ha dato pure il numero di telefono del cellulare e di casa dicendo che se abbiamo delle domande da fare possiamo anche chiamarla, perchè tutte le domande sono ben accette.
Le prime lezioni si terranno in inglese per poi abbandonarlo man mano che inizieremo a capire lo svedese, e devo dire che è abbastanza difficile seguire un corso di una lingua straniera, tenuto in un'altra lingua straniera :).
La settimana prossima purtroppo salterò le due lezioni perchè sarò a Stoccolma per una settimana per un corso a cui vengono invitati a partecipare tutti i ragazzi che partecipano al progetto SVE, speriamo che la classe non corri con gli argomenti, perchè altrimenti saranno dolori :)

domenica 26 settembre 2010

Sentirsi europeo

Ieri come anche gli altri weekend trascorsi a Kalmar ci siamo ritrovati con gli altri ragazzi impegnati in progetti simili al mio e arrivati in Svezia anche loro ad inizio settembre.
E così ci si trova seduti in torno ad un tavolo di un pub con persone che fino a qualche settimana fa non sapevi nemmeno l'esistenza a parlare del più e del meno.
C'è un ragazzo di Edimburgo laureato in logistica e che qui fa il suo progetto a tradurre in inglese i curriculum in un centro per l'impiego;
una ragazza di Istanbul laureata in ingegneria meccanica che per arrivare in Svezia ha dovuto attendere per 3 mesi un visto che non sembrava arrivare mai;
una ragazza di Salisburgo, credo abbastanza benestante perchè parlava di suo nonno avvocato e delle sue vacanze in mezzo mondo e che parla benissimo oltre che al tedesco, anche inglese e francese, ed essendo di madrelingua tedesca è molto facilitata ad imparare lo svedese;
una ragazza di una cittadina vicino a Bordeaux che prima di scegliere l'università ha voluto fare un esperienza all'estero ed è arrivata in Svezia in macchina, dopo un viaggio di un giorno interno circa;
c'è un ragazzo di una cittadina vicino a Berlino che continua a lamentarsi di quanto è cara la birra in Svezia rispetto alla Germania e che parla poco, parla spesso in tedesco con la ragazza austriaca.
Ci sono anche altri ragazzi nella contea di Kalmar, alcuni li conoscerò presto, altri ancora arriveranno.
Che dire, questo è proprio una delle cose belle di questa avventura, vieni sbattuto una realtà totalmente nuova con persone mai viste e ti ritrovi a chiamarle il sabato sera per organizzare qualcosa tutti assieme!
Che bello essere europei!

mercoledì 22 settembre 2010

Election Day

Come ho scritto in un post precedente la Svezia era nel pieno di una campagna elettorale che l'ha portata alle elezioni del nuovo Parlamento, e delle amministrazioni comunali e regionali.
L'election day era domenica 19 settembre, ma la cosa strana rispetto alle elezioni italiane è che per circa 3 settimane si è potuto votare.
In Italia siamo abituati che quando c'è un elezione se va al seggio elettorale nel giorno, o al massimo 2 giorni, in cui rimangono aperti e si sceglie questo o quel partito.
Qui invece dai primi di settembre gli aventi diritto potevano votare, e i seggi sono rimasti aperti per quasi 3 settimane appunto, e si poteva votare nei luoghi più strani, come all'interno di una biblioteca o in un supermercato, mentre tutte le altre persone erano li a far la spesa.
Nessun rappresentante dell'esercito a supervisionare che non succedesse nulla di strano, nessun rappresentante dei candidati presente ai seggi.
La cosa ancora più strana rispetto alle nostre elezioni è il metodo con cui una persona esprime il suo voto, credevo che ovunque nel mondo quando ti presentavi al seggio per votare ti veniva data una scheda con tutti i simboli dei partiti candidati e l'elettore facesse una croce sul simbolo preferito, ma qui il sistema è totalmente diverso.
Vicino alla cabina elettorale sono posizionati dei foglietti, foglietti di colori diversi indicano se sono per l'elezione del parlamento, del comune o della regione e sopra ognuno di questi foglietti è riportato il nome di un partito.
Prima di entrare in cabina, l'elettore sceglie il foglietto con il nome del partito che preferisce, entra in cabina, mette il foglietto dentro una busta, la chiude e quando esce dalla cabina inserisce la busta nell'urna.
Non mi sembra un metodo molto intelligente, secondo me ne è a rischio la segretezza del voto. Tutti vedono quale foglietto prendi prima di entrare in cabina...
Ovvio uno può anche scegliere di prendere i foglietti di tutti i partiti e inserire nella busta solo il foglietto del partito preferito mettersi gli altri in tasca e poi gettarli una volta a casa, ma a volte può essere difficile farsi vedere a prendere più foglietti, potrebbe significare che vuoi nascondere qualcosa.
Quasi tutti i partiti ti spediscono a casa i foglietti con il loro nome assieme al programma elettorale, i foglietti sono identici a quelli presenti ai seggi e uno può decidere di partire da casa già con il foglietto in tasca.
Non mi sembra un metodo applicabile fuori dai confini scandinavi, pensate in Italia dove esiste da sempre il voto di scambio come sarebbe facile sapere cosa ha votato una persona...
Quando l'ho fatto notare qui in Svezia, mi è stato detto che qui è normale e a nessuno passa per la testa che potrebbero esserci dei brogli o cose simili.
Strani sti svedesi, oppure strani noi italiani, abituati da sempre ai complotti, vediamo scorciatoie ovunque :)

domenica 19 settembre 2010

Karlskrona

Oggi abbiamo trascorso la giornata fuori Kalmar, visita a Karlskrona una città a 100 km a sud di Kalmar e capoluogo della contea di Blekinge.
Quindi sveglia alle 8:30, autobus per il centro alle 9 e 1h40m di un altro autobus per arrivare alla meta scelta. Appena arrivati a Karlskrona abbiamo cercato l’ufficio turistico, ma come tutto in Svezia anche questo la domenica rimane chiuso, e poi come a Kalmar non capisco perché debbano mettere i gli uffici turistici nei centri storici delle città.. Non sarebbe più comodo averli nei pressi delle stazioni?
Così senza mappa abbiamo perlustrato la città senza sapere bene cosa poteva offrire, ma aiutandoci con le descrizioni dei cartelli messi in un po’ ovunque, e per fortuna scritti anche in inglese (a volte anche in tedesco, russo e persino francese, l’italiano non è cagato minimamente) siamo riusciti a vedere molte cose.
Città carina, molto simile a Kalmar, con un porto che è stato dichiarato patrimonio mondiale dell’umanità dall’UNESCO.
Ha una chiesa, chiamata chiesa dell’ammiraglio che è la più grande chiesa svedese costruita in legno e dipinta con il tipico rosso delle case del nord Europa.
E’ una città portuale, e in passato fu sede della Marina Reale Svedese, e infatti, alcune isole erano di proprietà dalla Marina con accesso limitato ai militari, mentre oggi c’è la sede del museo navale.
Accanto al museo navale sono attraccate tre navi da guerra ed è possibile andare a bordo a visitarle, la prima del 1900 molto piccola e spoglia, la seconda della seconda guerra mondiale molto bella, di cui sono stati ricostruiti gli interni con arredamento dell’epoca ed è possibile scendere sino alla sala dei motori, e la terza una nave moderna, in uso fino agli anni 80.
L’unica cosa della città è che come a Kalmar c’è in giro pochissima gente, ma dove staranno gli svedesi tutto il giorno? E poi c’era un vento abbastanza forte e freddo, tanto che ho pensato che da domani inizio ad usare i guanti.. Per il vento credo però che dovrò abituarmi, credo che sarà uno dei compagni di avventure del lungo inverno scandinavo. :o)

venerdì 17 settembre 2010

Il comizio

Ieri per caso ho assistito per 10 minuti ad un comizio politico, la Svezia infatti è nel pieno di una campagna elettorale, che si concluderà domenica con l'elezione del nuovo parlamento e delle amministrazioni comunali e regionali. In un altro post vi spiegherò come si svolgono qui le elezioni, che sono un po' diverse da come siamo abituati noi.
Ho visto per caso il comizio, perchè si teneva proprio nel piazzale davanti a dove lavoro ed a metà pomeriggio tutti sono usciti per assistere. Incuriosito allora, sono uscito anch'io a dare un occhiata.
Mi hanno spiegato che teneva il comizio l'ex ministro della difesa (dal 2000 al 2006) ora all'opposizione ma ricandidato a ricoprire la stessa carica, nel caso il suo partito vincesse le elezioni.
Già il fatto di conoscere prima che carica ricoprirà Tizio o Caio in caso di vittoria di questo o quel partito non mi sembra male.
Mi aspettavo di trovare un super palco, decine di poliziotti, transenne, e invece niente. E' arrivato con una macchina normalissima guidata da lui stesso (nessuna auto blu con autista), accolto da un tizio che strimpellava canzoni con la chitarra (sarà l'Apicella svedese) e ha tenuto il suo discorso sotto uno stend stile festa dell'avis.
Nessun mega-palco dove fare giuramenti, nessuna televisione per riprendere l'evento da trasmettere sul tg3 o tg4, in base al colore del partito, nessun pullman, treno, nave o elicottero per portare il politico in mezzo alla gente, nessuna guardia del corpo, portavoce o addetto stampa.
Ma soprattutto solo due poliziotti, che si tenevano abbastanza lontani dall'evento, uno per i 10 minuti che ho visto io, è stato tutto il tempo al cellulare, e l'altro a chiacchierare con dei bambini.
Dopo 10 minuti senza capire una parola di quello che veniva detto, me ne sono tornato dentro al caldo, la temperatura verso sera inizia a svendere, non so come facciano questi svedesi ad andarsene in giro ancora in maniche corte.. :)

martedì 14 settembre 2010

Kalmar

La città in cui mi sono trasferito è Kalmar, una piccola città nel sud est della Svezia.
La città ha un piccolo centro storico, con un bellissimo castello che sembra preso da una fiaba disney. E’ una piccola città perché ha solo 30.000 abitanti, ma è vastissima. Qui se lo possono permettere visto che la Svezia è grande due volte l’Italia e ha una popolazione di pari a quella della Lombardia..
Un’altra cosa che da subito all’occhio per un italiano è quanta natura c’è nelle città del nord Europa e il numero di piste ciclabili presenti, ogni strada, sia principale, sia secondaria è fiancheggiata da un ampia pista ciclabile, tant’è che per un pedone a volte sono più pericolose le biciclette che le automobili.
I primi giorni, abituato a Brescia, che quando si attraversare la strada si deve guardare sempre che non ci siano macchine in vista, mi fermavo ad aspettare al bordo della strada, immancabilmente però tutti, ma proprio tutti si fermano per far attraversare il pedone. Proprio come a Brescia, dove se non stai attento vieni investito da un SUV anche mentre cammini sul marciapiede.
La città si affaccia sul mar Baltico ed è collegata all’isola Öland con un ponte di circa 7km. La zona sud dell’isola è Patrimonio Mondiale dell’Umanità e quando avrò un po’ di tempo andrò a visitarla sicuramente.

venerdì 10 settembre 2010

Primo impatto

Eccomi qui a scrivere finalmente il primo post dalla Svezia, dopo 10 giorni dal mio arrivo.
L’inizio è stato abbastanza traumatico, ma come ci si poteva immaginare, ti ritrovi scaraventato in una realtà tutta nuova, dove non conosci nessuno e cosa più difficile, fai una fatica boia a comunicare.
Pensavo di essere messo un po’ meglio con l’inglese, ma mi sono ritrovato a continuare a ripetere, I’m sorry, but I don’t under stand .
Se poi ti ritrovi a vivere con un ragazzo di Edimburgo, che parla un inglese come un pastore sardo parla italiano, la difficoltà è più che raddoppiata…
Ora però inizio a farci l’orecchio e a farmi capire anche fregandomene di tutte le regole che ti insegnano dell’inglese. Per ora lo svedese è una lingua pressoché incomprensibile, non riesco a capire perché devono unire le parole corte per formare una parola lunghissima. Un esempio la fermata dell’autobus vicino all’appartamento in cui vivo è la fermata della Chiesa di Birgitta. In italiano la chiameremmo così: Chiesa di Birgitta. Gli svedesi no, chiamano la fermata Birgittakyrkan e questo è un esempio abbastanza semplice, ci sono parole anche di 20 lettere che per scriverle è un casino, non vi dico per leggerle, visto che hanno una pronuncia quasi impossibile .
Per fortuna che qui tutti parlano inglese, dall’autista dell’autobus, al cassiere del supermercato, e quando si accorgono che non parli svedese si sbattono a parlarti in inglese.

martedì 31 agosto 2010

Tutto pronto

E' tutto pronto per la partenza, domani alle 12:55 volo da Milano Linate per Stoccolma, poi dopo 2 ore e mezza di attesa, volo da Stoccolma per Kalmar..
Oggi l'impresa più grande sarà chiudere la valigia. L'ho riempita con tutti vestiti invernali, guardando i siti delle previsioni meteo per il fine settimana a Kalmar si prevedono 5 gradi al mattino e 13 nelle ore più calde della giornata...
Potrei fare come Totò e Peppino che in un film si presentano in una Milano estiva con il cappotto invernale e il colbacco in testa convinti che a Milano faccia freddo perchè al nord.
Ecco io potrei fare la stessa scena, arrivare vestito come per una spedizione al polo nord, perchè in Svezia deve far freddo :o)
Diciamo che almeno verrà il mio tutor svedese a prendermi in aeroporto, spero e credo con un cartello con su il mio nome, visto che ne conosco solo nome e cognome e così non rischio di andare da un vigile svedese a chiedere: NOIO VOLEVAM SAVUAR L'INDIRISS...

martedì 24 agosto 2010

European Voluntary Service

European Voluntary Service (EVS, SVE in italiano) è il progetto della comunità europea rivolto a tutti i giovani europei di età compresa tra i 18 e 30 anni.
In cosa consiste?
Un giovane che vuole fare un'esperienza all'estero come volontario può cercare i progetti disponibili all'indirizzo http://ec.europa.eu/youth/evs/aod/hei_en.cfm dove può inserire il Paese dove fare la ricerca e il tema del progetto.
La durata dei progetti variano da un minimo di 2 ad un massimo di 12 mesi.
I partecipanti al progetto SVE sono spesati di viaggio, vitto, alloggio, copertura assicurativa e pocket money.
Ci sono vari "settori" in cui effettuare il progetto come ad esempio il tema Media & Comunication, Art & Culture, Health e molti altri temi.
Per partecipare ad un pregetto EVS è necessario avere un'ente di invio che supporta il giovane nella pre-partenza, aiutandolo a cercare un ente di accoglienza e informandolo di tutti gli aspetti pratici da seguire. Ad esempio il mio ente di invio è l'ALCE NERO di Mantova.
Oltre ad un ente di invio è interessato anche un ente di accoglienta, nel mio caso Kumulus di Kalmar, il quale ha il compito di accogliere il giovane dandogli tutto il supporto a livello linguistico, di integrazione e di guida alla vita quotidiana.
Entrambi gli enti devono essere accreditati.
I tempi sono molto lunghi, anzi io posso dire lunghissimi, il progetto a volte non viene finanziato per mancanza di fondi o perchè viene bocciato, ma se si persevera e si ha pazienza alla fine si riesce a partire...

mercoledì 18 agosto 2010

2 settimane

Tra esattamente 2 settimane sarò appena atterrato in Svezia, e più precisamente a Kalmar, una cittadina nel sud-est della Svezia che si affaccia sul mar Baltico.
Le prossime due settimane quindi saranno abbastanza intense, salutare amici e parenti, preparare i bagagli (ce la farò a far stare tutto in una valigia che ci stia in una stiva do un aereo?), pizzate, gita a Gardaland, insegnare a casa ad utilizzare un po' internet per utilizzare Skype e la posta elettronica per tenerci in contatto durante i prossimi 12 mesi, ripassare qualcosa di inglese (so già che non ripasserò nulla).
Vedremo, nei prossimi post aggiornamenti sulla preparazione della partenza...

sabato 14 agosto 2010

Faccio l'accento svedese?

Eccomi qui a scrivere il primo post di questo blog che spero e credo di aggiornare spesso durante l'esperienza in Svezia che mi appresto a vivere.
La Svezia appunto, quante persone nell'ultimo periodo mi ha sentito parlare di questo Paese? Vi avrò sicuramente stressato ma non preoccupatevi tra poco più di 2 settimane parto e per sentirmi parlare dovrete seguire questo blog.

Cosa significa il titolo del blog? Perchè ho scelto la frase FACCIO L'ACCENTO SVEDESE? E cosa centra Paolo Villaggio nel logo?
Gli amanti dei film di Fantozzi sicuramente avranno già capito, infatti nel film Fantozzi contro tutti c'è una scena in cui Filini incita Fantozzi a telefonare al Visconte Cobram per fingersi un medico e giustificare l'assenza dei due alla gara ciclistica anziendale organizzata dal Direttore.
Per telefonare però Fantozzi deve camuffare la voce e utilizza vari metodi come la molletta sul naso, la patata in bocca, ecc.. e prima di comporre il numero di telefono Fantozzi chiede a Filini se deve camuffare la voce facendo l'accento svedese dicendo come battuta appunto: FACCIO L'ACCENTO SVEDESE???.
Inutile dire l'esito della telefonata, vi invito a guardare il video in fondo al post..

Una volta scelta la frase occorreva un logo per il blog e in un sabato pomeriggio grazie all'aiuto dell'amico Cecco e mille prove, il logo ha preso vita: un fotogramma della scena della telefonata, sfumato con il tricolore italiano, la bandiera della Svezia come sfondo e la scritta in giallo "Faccio l'accento svedese?"